Ordine dei Biologi: sospesa la rivista "Biologi Italiani"

Al Ministero della Giustizia

Al Commissario Straordinario dell'ONB.

 

Gli scriventi, regolarmente iscritti all'Ordine Nazionale dei Biologi, che sottoscrivono la presente istanza per richiedere l'immediata revoca della determina n.51/2012, con la quale il Commissario Straordinario dell'Ordine Nazionale dei Biologi ha disposto la sospensione della pubblicazione della rivista ufficiale "Biologi Italiani", nell'elevare vibrata protesta per il precipitoso ed incapace provvedimento, eccepiscono quanto appresso:

  1. la decisione del Commissario Straordinario risulta tardiva, in quanto è formulata dopo alcuni mesi dall'accettazione della nomina; lesiva degli interessi professionali della categoria, in quanto non consente di poter fruire degli aggiornamenti utili alla professione; inopportuna, in quanto, in un momento particolare e difficile della vita ordinistica, non fornisce le notizie necessarie per la libera e diffusa partecipazione politica; inopportuna, in quanto esula dai compiti istituzionali di un Commissario straordinario, in aperta violazione alle Legge istitutiva dell'Ordine.
  2. La rivista de qua, rappresenta il mezzo di informazione, comunicazione e aggiornamento della categoria professionale.
  3. La quota associativa corrisposta da ogni iscritto all'Ordine, comprende, tra l'altro, il costo per la stampa della stessa.

Gli scriventi, al cospetto di tale irresponsabile atteggiamento, seriamente preoccupati per il modus operandi di un Commissario incapace di comprendere i bisogni professionali e che, motu proprio, continua, imperterrito, a proclamare inopportuni provvedimenti, con l'opinabile fine di tagliare i costi, esprimono la preoccupazione che le infelici disposizioni  si possano estendere, magari, anche al personale dipendente o al sito istituzionale o ad altri servizi necessari.

Per quanto esposto, gli scriventi CHIEDONO, al Commissario Straordinario dell'Ordine Nazionale dei Biologi, Dott.Giampaolo Leccisi, di voler disporre, ad horas, il ritiro della determina de qua, o, in subordine, in mancanza e/o in difetto, all'Onorevole Ministero della Giustizia, CHIEDONO di voler utilizzare le norme previste dal meccanismo istituzionale della surroga e di disporre l'immediato ritiro della determina in parola, anche ad evitare danni gravi e irreparabili all'immagine dell'intera categoria professionale.