EMERGENZA NAZIONALE : Subito €600 al mese a tutti

Egregio Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

in riferimento all'attuale Suo "potere di ordinanza" previsto dalle norme, in virtù dell'attuale situazione di emergenza in particolare all'aspetto "assistenziale" che la norma prevede e impone,

in considerazione che ci sono milioni di persone attualmente in difficoltà probabilmente poco considerate dall'attuale "Governo" che con buone probabilità non immagina come ci siano tante famiglie in stato di reale necessità su beni primari (non ha da mangiare, non può pagare il riscaldamento, rischia di vedersi pignorare beni per rate non pagate alle banche di mutui e finanziamenti, ecc) 

siamo a chiederLe con urgenza e quindi con applicazione immediata :

  • Riconoscimento di importo assistenziale "Aiuto Famiglia" di 600 euro al mese a persona e a tutti coloro con meno di 24000 euro di reddito personale nel precedente anno (inclusi i disoccupati che sono in condizioni ancor peggiori di chi fino allo scorso mese prendeva occupazione) fino a dopo un mese dalla data di termine quarantena. L'importo deve essere accreditato sul conto corrente del cittadino in maniera diretta, su semplice richiesta con codice fiscale e IBAN, indicatoVi attraverso le modalità che riterrete opportune, senza intermediari (Banche, Comuni, Enti, ecc).
  • Sospensione di tutti gli affitti di locazione abitativa regolarmente registrati e in corso per nucleo famigliare con meno di 50000 euro di reddito dichiarato nell'annualità 2018 fino ad un mese successivo al termine della quarantena.
  • Proroga di tutti i pagamenti quali di taasse, imposte, sanzioni, multe, rateizzazioni di multe e sanzioni, che decorreranno a 60 giorni dalla data di termine quarantena (sospendendo fino a questa scadenza ogni mora o interesse) per tutti coloro che hanno meno di 24000 euro di reddito personale dichiarato nel precedente anno.
  • Sospendere tutti i contributi lavorativi che le aziende NON devono versare per questo periodo di quarantena, a decorrere da inizio quarantena fino al termine quarantena.
  • Sopensione di tutti i mutui, inclusi interessi e more, per tutti coloro che hanno un reddito dichiarato nel precedente anno inferiore a 36000 euro,  fino a 30 giorni dal termine della quarantena. Le rate devono essere prorogate e non cumulate, pertanto a 30 giorni dal termine della quarantena, si potrà iniziare nuovamente a pagare le rate mensilmente. 
A noi cittadini non interessa sapere dove vengono presi i denari, così come non ci interessa se sia necessario per il Governo stampare moneta internamente (vista la grave crisi ed emergenza in corso), non siamo interessati a debito pubblico, piani di stabilità e quant'altro.
 
La situazione di emergenza è ora.
Sarà problema del governo trovare le risorse anche creando piani che avranno l'esigenza di stretegie ventennali per essere risanate.
I governi hanno continuato ad applicare ad esempio accise per decenni su questioni decisamente lontane, che siano usate in futuro queste accise con un unica voce : "risanamento emergenza Covid19".
 
Le accise che abbiamo pagato e continuiamo a pagare inutilmente.
  1. 0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)
  2. 0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)
  3. 0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)
  4. 0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)
  5. 0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)
  6. 0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)
  7. 0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)
  8. 0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)
  9. 0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)
  10. 0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)
  11. 0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)
  12. 0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)
  13. da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)
  14. 0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)
  15. 0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)
  16. 0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)
  17. 0,02 euro: terremoto in Emilia (2012)

Siamo stanchi. Non siamo interessati a questioni politiche di sinistra o di destra. 
Siamo stanchi. Non ci interessano i Vostri giochi di potere.
Siamo stanchi. Non siamo più disposti a tollerare il pressapochismo che viene dimostrato quodianamente (400 milioni per 5 milioni di persone in situazione di povertà?).
Siamo stanchi. Non serve a nulla riconoscere 4 miliardi ai Comuni che sapevano già di dover ricevere quasi la stessa somma anche senza emergenza.

Siamo stanchi Presidente. Stanchi!

 

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