Sosteniamo l'autosufficienza economica e alimentare garantendo la possibilità di coltivare orti anche a chi non ha partita iva

Gli ultimi decreti del governo hanno ristretto le libertà individuali garantendo solo attività di prima necessità. 

Vogliamo che tra queste venga inserita la possibilità di curare il proprio orto, o orti sociali, dentro e fuori le città, secondo modalità consone all'attuale stato di emergenza, anche per coloro i quali non hanno partita iva.

Con la recessione che investirà il paese, e le difficoltà del comparto agricolo senza lavoratori stagionali (circa 500.000 all'anno arrivano da polonia, romania e altri stati esteri) è molto probabile che i prezzi dei beni alimentari saliranno alle stelle.

Non tutti gli individui o famiglie già precarie, e ancor di più impoverite dall'emergenza in corso, potranno permettersi di acquistare i beni di prima necessità.

Una maggiore resilienza e autonomia alimentare dei territori urbani può significare, oggi più che mai, maggiore sicurezza economica, e soprattutto contenimento di potenziali, enormi, disordini sociali. Basti pensare agli assalti ai supermercati o altre scene di questo tipo che già si sono verificate. Di questo chi ci governa non può non tenerne conto e dovrebbe cercare di sostenere più che ostacolare questo tipo di attività, coordiandosi con chi già da tempo lavora in questo senso.

E' nostro dovere essere lucidi e riconoscere che la nostra salute e serenità psicologica ha subito un durissimo colpo in quest'ultimo mese. La politica del "tutti a casa" può dare i suoi risultati e sicuramente dobbiamo adeguarci, ma per quanto tempo si può andare avanti così? I numeri di violenze domestiche, di atti etero ed autolesivi (fino al suicidio) è già in aumento. Non dobbiamo sottovalutare le ricadute psicologiche già in corso del fenomeno che stiamo attraversando. 

La possibilità di un minimo di socialità è un bene di prima necessità assoluto e va garantita. La possibilità di poter investire nel futuro è un bene di prima assoluto necessità e va garantito. In questo la pratica dell'orto si è già dimostrata uno strumento di grande valore, riuscendo a riportare fiducia e senso di autoefficacia in tante situazioni dove il malessere psicologico e sociale si era palesato in maniera significativa e distruttiva.  

Siamo permacultori, e le etiche che muovono la progettazione e il nostro stile di vita le conosciamo bene. 

E' oggi più che mai tempo di prendersi cura della terra, prendersi cura delle persone, e di condividere!!


Firmiamo e condividiamo la petizione!!


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