Approvazione di legge che garantisca le cure con il S.S.N, anche fuori della regione di residenza.

Salve, mi chiamo Giuseppe Pasqualetto il 13/10/2009 sono stato colpito da emorragia cerebrale al tronco (inoperabile): 3 estrema unzione, 2 tracheostomia, blocco renale, sindrome di Lyell, 682 gg. di ricovero (compresi 90 gg. in coma vegetativo). A parte qualche problema motorio, attassico, atassico, sono capace di intendere e di volere. Ho bisogno sempre della fisioterapia. Il 14/01/2012 sono stato nuovamente ricoverato al centro neurolesi Bonino/Pulejo di Messina dove è mancata l’acqua ed ho inviato una mail di protesta Dott. Aliquò, Direttore generale, di quel periodo; vennero nella stanza, che mi era stata assegnata e dove soggiornavo, il Direttore scientifico, Prof. Placido Bramanti, ed il Direttore sanitario, di allora, non ricordo il suo nome, il Bramanti mi chiede il motivo della mia lamentela, rispondo, con delicatezza e buona educazione: in un ospedale non può/deve mancare l’acqua; aggiunge lui: per adesso manca l’acqua ed è così, ed io, a sua volta rispondo: io con l’acqua fisiologica non mi lavo, lei se vuole accertarsi ulteriormente vada in bagno e verifichi. Risultato: non mi ricoverano più perché nel 2014 avevo fatto richiesta di rientrare ma ad oggi non mi ha chiamato nessuno. Come dicevo ho sempre bisogno della fisioterapia, i medici, e non io, mi hanno consigliato di fare terapia robotica ed idroterapia, che in Sicilia, purtroppo, non si effettua tranne, in maniera ridotta, la robotica, al centro neurolesi Bonino/Pulejo di Messina. A causa di ciò mi sono messo a cercare, tramite internet, ed ho trovato al Sud una struttura adatta al mio caso, Gli Angeli di Padre Pio, ma per andarci ci vuole un’autorizzazione speciale da parte dell’azienda sanitaria dalla provincia di appartenenza, che normalmente NON AUTORIZZA. Era il 2016 mi sono informato ed ho preso un appuntamento (a causa della mia disabilità non ho più la patente di guida ed ogni volta che mi devo spostare devo chiedere cortesie a terze persone, al centro di San Giovanni Rotondo non posso andarci a pagamento perché prendo una pensione di, circa, 285 € al mese), tramite il CUP, con il fisiatra, Dott. Gladinoro Fava, il quale mi dice (in dialetto): lei dopo 15 anni cosa spera di migliorare? Rispondo seccato: intanto se ci vado sono cazzi miei, poi non sono 15 anni ma 7. Nel 2017 mi invitano a seguire lo stesso iter. Il Dott. Gladinoro Fava mi dice: considerato che sarebbe la terza volta che richiede di andare a San Giovanni Rotondo, a Gli Angeli di Padre Pio, le dico no perché dobbiamo dare spazio ad altre persone; rispondo seccato, per la seconda volta: guardi dottore che ci sono stato una volta; lui aggiunge: lo deve dire a me? Rispondo, ad alta voce: e lei lo deve dire a me? Nel 2019, la richiesta è stata sempre un’odissea ma quest’anno è stato terribile. Alla fine di Gennaio 2019 sono andato dal Dott. Giuseppe Ferrara, responsabile dell’U.O.C. medicina fisica e riabilitazione di Caltanissetta, per richiedere l’autorizzazione a farmi ricoverare a San Giovanni Rotondo presso Gli Angeli di Padre Pio, ed il Dott. Ferrara mi ha mandato dal Dott. Gladinoro Fava, facendo sempre la prenotazione al CUP, il 5 febbraio 2019 ho fatto la visita dal Dott. Fava, il quale ha compilato il verbale dichiarando che avevo bisogno delle cure. Il 13 febbraio ho consegnato la richiesta, scritta, al protocollo dell’ASP2, con il numero 153. Mi hanno dato l’autorizzazione il 31/07/2019, dopo tante proteste, adducendo la responsabilità del ritardo alla mancanza di personale. Ho inviato diverse mail al Direttore generale dell’ASP 2, Dott. Ing. Alessandro Caltagirone, ma non mi ha MAI dato nessuna risposta. Chiedo alla Regione Sicilia ed al Ministero della Salute che garantiscano sempre le cure, anche fuori della regione di residenza, per evitare queste MANCANZE.


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