SALVIAMO LO SPORT SCOLASTICO DAI “GIOCHI DELLA GIOVENTÙ”

Gent.ma Presidente Giorgia Meloni,

e p.c. al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti

al Ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi  

ci rivolgiamo a Lei in particolare e ai Ministri competenti, perché le nostre preoccupazioni sull’organizzazione dei Giochi della Gioventù si sono rivelate purtroppo fondate, confermando le nostre più cupe aspettative, dato il risultato finale privo di ogni valore educativo a causa delle troppe criticità.  

Nonostante i molti interventi competenti, rimasti inascoltati, che avevano lo scopo di mettere in guardia gli organizzatori dalle evidenti difficoltà a realizzare un evento inutile e inopportuno, il desiderio di fare passerella ha prevalso.  

Infatti, nell’organizzazione dei Giochi della Gioventù, fase nazionale, avvenuta a Roma dal 26 al 28 maggio 2025 è palesemente emersa una visione dello sport scolastico priva di quei contenuti che potessero far vivere agli studenti un momento realmente sportivo ed educativo. Un programma decisamente povero e inadeguato all’età degli studenti coinvolti.  

Per partecipare ad un evento “privo di sport” non serve recarsi in palestra e prepararsi per mesi con i propri docenti. Si potrebbero tirare a sorte i partecipanti alla finale nazionale evitando così di creare illusioni per gli studenti.

Il certificato medico agonistico richiesto obbligatoriamente (e pagato dalle famiglie degli studenti non ancora inseriti nelle società sportive…) probabilmente serviva per sapere se i presenti sarebbero stati in grado di sopportare ore senza fare nulla, sotto il sole e anche privi di acqua.  

Se questa è la visione dello sport scolastico, purtroppo, nei prossimi anni vedremo sempre meno studenti in palestra con un ulteriore incremento nelle statistiche dell’incapacità motoria dei nostri giovani.  

La manifestazione andata in onda a Roma è lo specchio dello “sport esclusivo”, cioè dello sport che esclude le persone con disabilità, obbligate in ambienti con barriere architettoniche (tribuna riservata ai propri compagni inaccessibile e dunque “sistemati” alla base di essa) e private delle minime necessità personali (ore e ore al caldo senza un riparo dal sole).  

Privare in una fase nazionale i giovani di contenuti tecnico-motori adeguati che, invece, avevano acquisito nelle fasi provinciali e regionali, è un “delitto educativo” che favorisce l’idea che lo sport scolastico sia solo una barzelletta.

Acquisire, in alcune Regioni dopo un serio e costante lavoro con i propri professori confrontandosi con molte altre realtà scolastiche, la possibilità di accedere alle finali dei Giochi della Gioventù in uno stadio leggendario come l’Olimpico, ha creato nei ragazzi l’illusione di potersi cimentare su quanto avevano appreso e conquistato.  

Questa impostazione ci allontana sempre più dalle altre nazioni europee che danno grande impulso allo sport scolastico “vero” perché rappresenta un momento educativo molto importante se gestito da persone competenti che sanno valorizzarlo a livello sociale.  

La conferma di questa “impostazione priva di valore educativo” è arrivata dai politici di turno che hanno espresso, in totale dissonanza con la realtà che avevano di fronte, parole elogiative dello sport senza nemmeno conoscerne il ruolo che potrebbe avere nella scuola se fatto correttamente.  

Ci rivolgiamo a Lei, Presidente, perché quando è stata Ministro della Gioventù ha toccato da vicino le problematiche giovanili e comprende chiaramente la nostra denuncia che gli attuali Ministri fanno fatica a capire.  

Ritornare al passato, in questo momento vorrebbe dire riorganizzare lo sport scolastico mettendo al centro i giovani qualsiasi sia il loro livello di abilità e dando loro un concetto di sport come allenamento alla vita.  

Mettere in Costituzione il Diritto allo sport e trattare i giovani in questo modo significa distruggere ogni aspettativa e voglia di crescere.  

Ringraziandola per l’attenzione che vorrà riservare a questa grave situazione, con la presente le inviamo cortese richieste di poterla incontrare per illustrarle quanto sopra esposto.

In attesa di un Suo cortese riscontro le inviamo distinti saluti  

I Docenti di Educazione Fisica che hanno sottoscritto il documento

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