Petizione per l'applicazione della Legge sulla Dislessia

Cristian

/ #151 Ho accettato il suo consiglio. Non immaginerà mai cosa ho scoperto.

2011-07-11 20:08

#149: Lulù - Basta così!!

Gentile Lucia Fusco, rispondo al suo messaggio.

Mi spiace molto che mi veda così come mi descrive.

Torno a scriverle che il mio interesse è reale, altrimenti non perderei nemmeno un secondo di tempo.

Per approccio, mi considero sempre uno sprovveduto ed ignorante, perché scientificamente credo nell'umiltà conoscitiva, riconosco che non posso conoscere tutto e, quando trovo qualcosa che diverge dalle mie conoscenze provo interesse, voglio capire sinceramente (voglio solo capire) di cosa si tratta.

Non Le è capitato mai di appassionarsi a qualcosa che non conosce e di volerne cogliere le sfumature?

Voler capire una cosa, non significa né tirare acqua al proprio mulino (eccetto quello della conoscenza) né voler medicalizzare, somministrare farmaci o quant'altro. A che mi servirebbe visto che non sono un medico? Però, posso immaginare che visto che si è dovuta difendere molto, come afferma, probabilmente può venire spontaneo ipotizzare che lo si debba fare anche qua. Torno a scrivere, comunque, che sono interessato alla conoscenza. Se voler conoscere e comprendere significa infliggere sofferenze a intere famiglie, chiedo scusa, anche se non mi sembrava di essere arrivato a tanto.

Per informarLa sul fatto che non La sto prendendo in giro, le comunico che ho seguito il suo consiglio. Ho cercato e seguito con molta attenzione la conferenza presente in internet sul sito dell'AID (Dislegge), dove tra l'altro ha piacevolmente relazionato anche il Prof. Giacomo Stella. Il tutto mi ha confermato molte cose, altri interrogativi, invece non sono stati affrontati e mi restano ancora aperti. In particolare mi ha incuriosito il fatto che non ho sparato tante scemenze e, come potrà intuire, un po' mi sono rincuorato ( se vuoLe, veda la conferenza A.I.D. Dislegge). L'ipotesi che ho fatto, allora, è che forse non ci siamo capiti, pur parlando la stessa lingua. Non so.

Le faccio anche un esempio relativo proprio alla riabilitazione che Lei mi rimanda e su cui batte. Ma, prima, le dico un paio di cose, visto che scrive [E' certissimo che l'apprendimento sia un abilità che il bambino ha già.....lo ha dalla nascita e prosegue negli anni di scuola......quando poi in 1-2 elementare si scopre che si è DSA (ed allora si rendono evidenti tutti i famosissimi fattori di rischio che si possono valutare già nella scuola dell'infanzia) si deve imparare ad apprendere in modo diverso da quello imposto nelle scuole canonicamente........e quindi si fa un percorso di ri-abilitazione.....il bambino impara ad imparare in un modo diverso.].

Prima cosa. Sicuramente ha ragione sul fatto che il bambino con DSA ha capacità di apprendimento. Tuttavia, quando si parla di DSA non si parla di incapacità generali ma di carenze dominio-specifiche (ossia che si riferiscono all'apprendimento in lettura scrittura, ecc. e non a tutto). Queste carenze possono incidere anche su altri aspetti della vita.

Seconda cosa. Per la riabilitazione, appunto, mi hanno insegnato che si fa quando c'era qualcosa che prima funzionava e poi non funziona più, come ho detto anche nell'altro post. Sono sincero anche in questo. Non ho inventato scuse. Molti colleghi più esperti di me, in primis quelli dell'Università di Padova, mi hanno insegnato che si deve distinguere tra abilitazione e riabilitazione. Non mi sembra una cosa così terribile. Trovando un parere discordante rispetto a ciò che conosco, chiedevo a Lei, fonte diretta del parere discordante che ho ritrovato, per comprendere.

Ora vado all'esempio.

Anche lo stimatissimo Prof. Giacomo Stella parla di abilitazione, visto che me lo cita. Infatti, le riporto ciò che scrive nel suo programma di insegnamento per un suo corso di aggiornamento: [ Corso - La DISLESSIA EVOLUTIVA METODICHE SECONDO il Prof. G. Stella" I Disturbi Specifici dell'Apprendimento occupano un posto di primo piano tra le problematiche dell'età evolutiva e si manifestano con significative difficoltà nell'acquisizione ed uso delle abilità di lettura, scrittura e calcolo. Clinici e ricercatori concordano nel ritenere che i DSA siano “dominio-specifici”, anche se spesso è verificabile la presenza di associazioni di deficit, con relazioni significative tra domini differenti. I DSA se non riconosciuti, compresi ed adeguatamente trattati possono generare un grave disagio, manifestato con comportamenti sia di tipo internalizzato, che di tipo esternalizzato (bassa autostima, frustrazione, aggressività). Lo scopo di questo Corso è di offrire risposte affidabili in termini di screening, diagnosi ed abilitazione, ponendo a confronto figure professionali ed esperienze diverse.]. Si può consultare senza misteri all'indirizzo posto tra parentesi [http://www.neuropsicomotricista.it/component/content/article/317-archivio/1003-corsi-aggiornamenti-regolazione-0-6-di-se-la-dislessia-evolutiva-secondo-giacomo-stellla-16-04-2011-catanzaro.html]. Il corso era rivolto a: TNPEE, Logopedisti, Medici, Psicologi, Ed. Professionali, Terapisti occupazionali (Anche quì, per un modulo di formazione focalizzato sull'intervento, il Professore non si è rivolto solo alla figura del Logopedista ma ha considerato questa figura come una delle tante possibili). Pensa che mi sia inventato anche questo? Se la sente di dire anche all'Autore, che Lei cita come se fosse un suo conoscente, che Egli abbia giocato con le parole inutilmente? Oppure pensa che l'Autore abbia confuso la parola abilitazione con riabilitazione, costruendo un programma di corso di aggiornamento professionale con qualche svista?

Tra l'altro, come ben saprà, la commissione che si occupa dei decreti attuativi dovrebbe avere al suo interno anche il il Prof. Giacomo Stella, un serio professionista che stimo e che, sinceramente, non credo proprio che stia tergiversando viste le enormi battaglie che ha combattuto (le battaglie del Professore le conosco). Di quì la mia tranquillità, oltre che la mia fiducia, espressa nel mio primo post scritto in questo spazio (il n° 120 per l'appunto, che ha suscitato molte critiche). Inoltre, credo che per settembre sarà tutto pronto, anche se ovviamente non ci metto le mani sul fuoco.

Come vede, infine, se anche Lei mi rivolge domande [scrivendo: E' come è mai possibile che lei non spapia una cosa così "semplice"?], anche io posso risponderle: le cose semplici che dovrei sapere, secondo Lei, non le so perchè Lei è la prima persona che le afferma in questo modo, affermando anche di avere un titolo di esperta. Ovviamente lo faccio a modo mio: riflettendo, utilizzando dati concreti e verificabili, con citazioni puntuali che tutti possono verificare (chiunque può infatti valutare quello che scrivo e cito, pensando con la sua testa, non con la mia né con quella di Lulù).

Per quanto riguarda il fare volontariato, invece, questo Le fa onore, anche se nel farlo non è molto elegante. Lo facciamo in molti ma non lo andiamo a sventolare ai quattro venti (restiamo nell'anonimato, perché la bellazza di fare qualcosa gratuitamente sta anche in questo: non avere nessun ritorno, nemmeno a livello di immagine).

Le mando di cuore un caro saluto ed un grazie per tutti i chiarimenti che pazientemente mi ha offerto.

Cristian