NO CENSURE DI GUERRA!
NO CENSURE DI GUERRA!
L’Arte e la Cultura non accettano censure di guerra
Mentre era in corso la campagna per cancellare il Concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev, programmato per il 27 luglio 2025 nella Reggia di Caserta, abbiamo redatto l’Appello “Sì al Concerto di Caserta” pubblicandolo online la mattina del 21 luglio. Poche ore dopo è stato annunciato che il Concerto era stato annullato dalla Direzione della Reggia di Caserta con la motivazione che “la presenza del direttore d'orchestra russo, criticato per le sue posizioni ritenute vicine a Putin, aveva suscitato forti polemiche e si temeva per possibili manifestazioni di protesta organizzate da associazioni ucraine per domenica sera.”
La Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picerno, animatrice della campagna, esulta: “Abbiamo vinto! La Campania non ospiterà un ambasciatore di Putin. Ci vediamo domenica sera con le bandiere dell'Europa, davanti alla Reggia, per celebrare la forza e la bellezza della democrazia”, dopo aver minacciato di interrompere violentemente il Concerto con gruppi ucraini infiltrati nel pubblico, noncurante di violare la stessa Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (come spiega il nostro Appello).
Alla luce di questi fatti, e di altri analoghi che si stanno preparando, è ancora più importante sottoscrivere l’Appello per dare un concreto segnale che esiste un’Italia decisa a difendere i princìpi basilari della nostra Costituzione e della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
APPELLO
Noi sottoscritti denunciamo l’isterica campagna di odio anti-russo, lanciata con una lettera alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e al Presidente della Campania Vincenzo De Luca, che ha imposto la cancellazione del Concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev che avrebbe dovuto tenersi il 27 luglio nella Reggia di Caserta. Gergiev avrebbe diretto l’Orchestra filarmonica del Teatro G. Verdi di Salerno con solisti dell’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, nell’esecuzione di Verdi, Čajkovskij e Ravel.
Valery Gergiev, uno dei massimi direttori d’orchestra contemporanei, era stato rimosso nel 2022 dal suo incarico di Direttore della Scala perché non aveva risposto alla lettera con cui il Sindaco di Milano Giuseppe Sala gli imponeva la condizione di prendere posizione contro il suo stesso Paese nel conflitto con l’Ucraina. Proseguendo sulla stessa linea, la Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno(PD) e gli altri firmatari hanno chiesto di cancellare il Concerto di Gergiev a Caserta per “togliere visibilità a una figura che è apertamente connivente e complice di una linea politica che l'Europa, su altro versante, aborrisce e contrasta”, sottolineando che “l'Arte non è mai apolitica in tempo di guerra”.
Tutto questo viola principi fondamentali della Costituzione Italiana e della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo: non solo dissacrando il principio che riconosce come l’Arte e la Scienza siano libere (art. 33Cost. e art.10 Cedu) e negando il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art. 21 Cost. e art.9 Cedu), ma soprattutto ponendosi in aperto contrasto con il divieto di discriminazione previsto dall’art.3 della nostra Costituzione e dall’art.14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che, non ammettendoderoghe, sancisce che il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella Convenzione deve essere assicurato senza alcuna discriminazione per le opinioni politiche o per l’origine nazionale.
Discriminare un artista, di qualunque Paese sia, in base alla sua appartenenza nazionale e imporgli ricatti politici sostenendo che “l’Arte non è mai apolitica in tempo di guerra”, significa attuare la forma di aggressione più insidiosa: alimentare l’odio verso un intero popolo, verso la sua intera cultura, per diffondere l’idea di un nemico che ci minaccia e giustificare così ogni azione contro di esso.
Al contrario di quanto sostengono coloro che hanno imposto la cancellazione del Concerto di Gergiev a Caserta, proprio in tempo di guerra è necessario costruire ponti di dialogo tra i popoli attraverso l’Arte e la Cultura.
Per questo ci appelliamo a tutti i cittadini che non vogliono essere travolti da questo sempre più disastroso meccanismo di guerra, perché sottoscrivano questo Appello contro i tentativi, come quelli iin atto, di minare le basi stesse della democrazia sancita dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo a cui ripetutamente ci richiamiamo.
Per ulteriori informazioni leggi l'articolo
Primi firmatari
Manlio Dinucci - Giornalista
Fabrizia Vaccarella - Avvocato
Franco Cardini - Storico
Moni Ovadia - Attore
Alberto Contri - Massmediologo
Alberto Bradanini - Ambasciatore
Pino Cabras - Scrittore, ex deputato
Giorgio Bianchi - Giornalista Fotoreporter
Mauro Valli - Violoncellista
Fulvio Grimaldi - Giornalista
Diego Siragusa - Saggista
Berenice Galli - Giornalista
Don Carlo Maurizi - Sacerdote
Germana Leoni - Saggista
Francesco Cappello - Insegnante
Mario Pietri - Operatore Economico
Ugo Giannangeli - Avvocato
Marinella Mondaini - giornalista
Giuliano Bujatti - Ingegnere
Fabio Liviero - Medico
Lorenza Lain - General Manager
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