SanremoPulita


Ospite

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2017-07-14 18:54

Stante il disservizio e le discrasie connessi al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti (il cosiddetto "porta a porta"), sistema attuato a seguito di decisione assunta dall'Amministrazione comunale matuziana, il sottoscritto chiede che, in ossequio alla normativa vigente (articolo 1, legge 147/2013 e Ctp Vibo Valentia sent. n. 931/2/2016), la tassa sui rifiuti, tributo che si dovrà versare, sia ridotta dell'80 per cento. Il disservizio consiste nella lontananza e/o inesistenza dei punti di conferimento dell'immondizia rispetto all'abitazione dello scrivente, nella MANCATA RACCOLTA per giorni, nonché nella scarsa igiene collegata a tale metodologia di raccolta. La situazione igienico-sanitaria in tutta la città di Sanremo è sotto gli occhi di tutti e non fa eccezione il quartiere dove lo scrivente abita. Oramai, infatti, ovunque si rivolga lo sguardo, si nota la presenza di sacchi dell'immondizia (quelli distribuiti dal Comune e non) che non vengono rimossi per giorni. Inoltre deiezioni di cane in ogni dove e spesso depositate attorno ai cassonetti del vetro di via San Francesco (i padroni dei cani una volta le gettavano nei cassonetti, ma l'amministrazione ha deciso di toglierli...). Il nostro condominio non ha siti idonei per il ricovero di contenitori per l'immondizia, motivo per cui nessuno sa dove lasciare i rifiuti, seppur differenziati. Altri condomini hanno il medesimo problema, così ci si ritrova i marciapiedi insozzati da sacchi, cartoni, liquami. Gabbiani, topi e scarafaggi, oltre che pappataci e formiche stanno banchettando felici, mentre i sanremesi sono tornati al diciassettesimo secolo e rischiano il colera, la leishmaniosi e quant'altro, mentre la Lorenzin vorrebbe far immunizzare tutti (secondo lei) contro il tetano (Sic!).

Le discrasie (che si ritiene configurino tra l'altro reato penale) si rilevano nella mancata differenziazione della spazzatura e nell'assenza di attestazioni di un effettivo riciclaggio dei rifiuti, come è reso evidente dal materiale (fotografie e filmati) già inviati alla magistratura e da cui si evince, ad esempio, che gli operatori ecologici ammassano carta, plastica, vetro e l'indifferenziata nello stesso automezzo.