RIAPERTURA DELLE PALESTRE E RICHIESTA DI UN BONUS SALUTE PER AGEVOLARE SIA CHI VUOLE FARE SPORT SIA I CENTRI SPORTIVI

Ecc.mo Ministero

per le Politiche giovanili e lo Sport

 

 

PETIZIONE PER LA RIAPERTURA DELLE PALESTRE  - #BONUSSALUTE 

EVENTI_SALOTTO_ERRANTE_(1)1.png

I sottoscritti sig. Dino Orso (maestro di pugilato a Rivoli - TO), D.ssa Elena Polo (nutrizionista a Nichelino - To) ed avv. Paolo Pisano (anche tecnico di pugilato a Torino) hanno, fin dal mese di Ottobre 2020, costituito un gruppo denominato “Salotto Errante” la cui finalità è sensibilizzare l’importanza e l’essenzialità dello sport. Tale gruppo di lavoro opera attivamente a mezzo di appuntamenti settimanali sulla piattaforma social FaceBook.

Il gruppo succitato attraverso dirette postate sul suddetto social ha cercato di evidenziare - anche attraverso testimonianze di soggetti affetti da patologie importanti cui l’attività sportiva ha avuto inevitabilmente il pregio di migliorare negli anni la qualità della loro vita nonché il benessere psico-fisco - quali benefici lo sport permette di ottenere anche e soprattutto in un momento, come quello attuale tanto delicato quanto complicato a causa della pandemia in atto.  

Il “Salotto Errante” ritiene doveroso evidenziare lo sport come servizio essenziale ed auspica che le istituzioni possano sempre più garantirlo come prioritario, in ogni circostanza di tempo e di condizione sociale, sanitaria ed economica, al pari di “servizi pubblici essenziali” quali la sanità e l’istruzione.   Palese pare la valorizzazione dello sport come strumento fondamentale per realizzare e garantire quel diritto alla salute disciplinato in maniera inequivocabile anche dalla nostra Carta Costituzionale all’art. 32!

Alla luce di quanto sopra si auspica ulteriormente che la presente petizione possa fungere da spunto per dare il giusto valore allo sport, promuovendo un BONUS SALUTE che preveda agevolazioni economiche e fiscali sia per chi si adoperi a fare sport e sia per tutti quei centri sportivi (palestre e similia) che si rendano protagonisti di una giusta e sempre più importante cultura dello sport e del benessere psicofisico.

In tal senso, giusta anche la proroga dello stato di emergenza causa covid-19 fino al 30 Aprile 2021 (probabilmente ancora prorogabile), si ritiene necessario perfezionare tale bonus onde poter rendere possibile, quanto prima, la ripresa delle attività fisiche da svolgere nei naturali luoghi deputati a ciò, ovvero le palestre.  

Consci e certi che il virus sia un nemico comune che può essere combattuto e battuto  anche grazie alla giusta prevenzione prodotta dalla conduzione di una vita sana e condita dallo sport, ci si vuole rendere portavoci - in qualità di uomini e donne appunto di sport quali sono i realizzatori del progetto “Salotto Errante” ed in qualità di sportivi in senso lato quali sono gli sottoscrittori del concept del S.E. stesso - dell’importanza che la riapertura delle palestre rivesta specie se contemplante rigide regole di prevenzione sanitaria. Le palestre, invero, sin dall’apparsa nel nostro paese del virus hanno sempre dimostrato di essere in grado, già in autonomia, di rispettare ogni forma di regola volta al rispetto dell’altro ed al contenimento della diffusione del Covid-19.  

Altresì si ritiene fondamentale l’apertura delle palestre anche in un’ottica di giusta didattica; invero lo sport permette di ottenere i giusti risultati in termini di salute psicofisica soprattutto quando condotto da professioni del settore: insegnanti, coach, maestri, tecnici, trainer, preparatori atletici, nutrizionisti ecc. In tal senso la palestra diviene il perno della salute o meglio lo strumento fondamentale per il conseguimento della prevenzione attraverso il corretto esercizio fisico.  

Tutto ciò premesso, qui di seguito, a mero titolo esemplificativo, viene prospettata una breve disamina riportante la stretta correlazione tra attività fisica e salute, a cura della D.ssa Elena Polo.  

Con osservanza Dino, Elena e Paolo

 

RELAZIONE TRA ATTIVITA’ FISICA E SALUTE

#BONUSSALUTE

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ritiene che in Europa l’inattività sia responsabile ogni anno di un milione di decessi (il 10% circa del totale).

L'inattività fisica è un fattore di rischio modificabile per le malattie cardiovascolari e di altre malattie croniche, tra cui diabete mellito, cancro (colon e seno), obesità, ipertensione, malattie delle ossa e delle articolazioni (osteoporosi e artrosi) e depressione.

In questo articolo verranno elencate le attuali evidenze relative all'attività fisica nella prevenzione primaria e secondaria di morte prematura per qualsiasi causa, malattie cardiovascolari, diabete, alcuni tipi di cancro e osteoporosi.

MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Studi osservazionali forniscono prove convincenti che un'attività fisica regolare e un alto livello di  forma fisica sono associati a un ridotto rischio di morte prematura da malattie cardiovascolari, in  particolare tra uomini e donne asintomatici.

Inoltre, sembra esistere una relazione dose-risposta, tale che le persone che hanno i più alti livelli di attività fisica e forma fisica corrono il rischio più basso di morte prematura.

I benefici dell'attività fisica e del fitness si estendono anche alla prevenzione secondaria di persone con malattie cardiovascolari accertate. Questo è importante perché, per molto tempo sono stati raccomandati riposo e inattività a pazienti con malattie coronariche, mentre ora si sa che l’attività fisica gioca un ruolo fondamentale anche in questi soggetti per attenuare o invertire il processo patologico. 

In sintesi, un'attività fisica regolare è chiaramente efficace nella prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari ed è efficace nell'attenuare il rischio di morte prematura tra uomini e donne.  

DIABETE MELLITO  

Sono molti gli studi che associano una maggiore attività fisica con la prevenzione primaria del diabete di tipo 2.   

Diverse ricerche hanno riportato una ridotta incidenza del diabete di tipo 2 tra le persone ad  alto rischio dopo interventi sullo stile di vita. Una modesta perdita di peso attraverso la dieta e l'esercizio fisico può ridurre l'incidenza della malattia tra le persone ad alto rischio di circa il 40-60% in 3-4 anni. 

E’ stato dimostrato che un'attività fisica moderata per almeno 150 minuti a settimana, come consiglia l’OMS, si è rivelata più efficace della sola metformina nel ridurre l'incidenza del diabete.

Oltre che nella prevenzione primaria, l’attività fisica riveste un ruolo fondamentale anche in persone che hanno una diagnosi di diabete tipo 2 per migliorare l'omeostasi del glucosio.    

CANCRO  

Esistono prove solide a sostegno del fatto che l’esercizio fisico, cioè l’attività fisica costante e sistematica, riduca il rischio di cancro del colon e di tumore al seno. Esistono indizi anche per quel che riguarda il cancro del retto e altri tipi di tumore.   

OSTEOPOROSI  

L'esercizio con i carichi, in particolare l'esercizio di resistenza, sembra avere i maggiori effetti sulla densità minerale ossea rispetto ad altre metodiche di allenamento. Diversi studi trasversali hanno rivelato che le persone che facevano allenamento di resistenza avevano una maggiore densità minerale ossea rispetto a coloro che non lo facevano.

Inoltre, gli atleti che praticavano sport ad alto impatto tendevano ad avere una maggiore densità minerale ossea rispetto agli atleti che praticavano sport a basso impatto. È stato riscontrato che i programmi di allenamento prevengono o invertono quasi l'1% della perdita ossea all'anno nella colonna lombare e nel collo del femore nelle donne sia in pre-menopausa che in postmenopausa.  

Diversi meccanismi biologici possono essere responsabili della riduzione del rischio di malattie croniche e morte prematura associati all'attività fisica.  Ad esempio, è stato dimostrato che l'attività fisica di routine:

1)    Migliora la composizione corporea (riduce l’adiposità addominale e porta a migliore controllo del peso),  

2)    Migliora i profili delle lipoproteine ​​lipidiche:

  • livelli ridotti di trigliceridi,
  • aumenta le lipoproteine ​​ad alta densità [HDL]
  • riduce i livelli di colesterolo totale, abbassando il rapporto LDL/HDL  

3)    Migliora l'omeostasi del glucosio e la sensibilità all'insulina, 

4)    Riduce la pressione sanguigna,

5)    Riduce l'infiammazione sistemica; 

6)    Diminuisce la coagulazione del sangue,  

7)    Migliora il flusso sanguigno coronarico, aumenta la funzione cardiaca e migliora la funzione endoteliale. 

8)    L'infiammazione cronica è rilevabile da elevati livelli circolanti di mediatori infiammatori come la proteina C-reattiva. Recenti studi hanno dimostrato che l'allenamento riduce i livelli di proteina C-reattiva.

Ciascuno di questi fattori può spiegare direttamente o indirettamente la ridotta incidenza di malattie croniche e morte prematura tra le persone che svolgono attività fisica di routine.

L'attività fisica di routine è anche associata a un miglioramento del benessere psicologico (attraverso la riduzione di stress, ansia e depressione).

Il benessere psicologico è particolarmente importante per la prevenzione e la gestione delle malattie cardiovascolari, ma ha anche importanti implicazioni per la prevenzione e la gestione di altre malattie croniche come diabete, osteoporosi, ipertensione, obesità, cancro e depressione.  

IN CONCLUSIONE

Esistono prove incontrovertibili che un'attività fisica regolare contribuisca alla prevenzione primaria e secondaria di numerose malattie croniche ed è associata a un ridotto rischio di morte prematura. 

BIBLIOGRAFIA

1.      Warburton, D. E. R., Nicol, C. W. & Bredin, S. S. D. Health benefits of physical activity: The evidence. CMAJ (2006) doi:10.1503/cmaj.051351.

2.      Oguma, Y. & Shinoda-Tagawa, T. Physical activity decreases cardiovascular disease risk in women: Review and meta-analysis. Am. J. Prev. Med. (2004) doi:10.1016/j.amepre.2004.02.007.

3.      Myers, J. et al. Fitness versus physical activity patterns in predicting mortality in men. Am. J. Med. (2004) doi:10.1016/j.amjmed.2004.06.047.

4.      Erikssen, G. et al. Changes in physical fitness and changes in mortality. Lancet (1998) doi:10.1016/S0140-6736(98)02268-5.

5.      Wannamethee, S. G., Shaper, A. G. & Walker, M. Physical activity and mortality in older men with diagnosed coronary heart disease. Circulation (2000) doi:10.1161/01.CIR.102.12.1358.

6.      Hambrecht, R. et al. Various intensities of leisure time physical activity in patients with coronary artery disease: Effects on cardiorespiratory fitness and progression of coronary atherosclerotic lesions. J. Am. Coll. Cardiol. (1993) doi:10.1016/0735-1097(93)90051-2.

7.      Manson, J. E. et al. A Prospective Study of Exercise and Incidence of Diabetes Among US Male Physicians. JAMA J. Am. Med. Assoc. (1992) doi:10.1001/jama.1992.03490010065031.

8.      Tuomilehto, J. et al. Prevention of Type 2 Diabetes Mellitus by Changes in Lifestyle among Subjects with Impaired Glucose Tolerance. N. Engl. J. Med. (2001) doi:10.1056/nejm200105033441801.

9.      Bowman, B. A. Primary prevention of type 2 diabetes mellitus by lifestyle intervention: Implications for health policy. in Annals of Internal Medicine (2004). doi:10.7326/0003-4819-140-11-200406010-00036.

10.    Reduction of the incidence of type 2 diabetes with lifestyle intervention or metformin. International Urology and Nephrology (2002) doi:10.1097/01.ogx.0000055759.75837.e7.

11.        Lee, I. M. Physical Activity and Cancer Prevention - Data from Epidemiologic Studies. in Medicine and Science in Sports and Exercise (2003). doi:10.1249/01.MSS.0000093620.27893.23.

12.        Lynch, B. M., Neilson, H. K. & Friedenreich, C. M. Physical activity and breast cancer prevention. Recent Results in Cancer Research (2011) doi:10.1007/978-3-642-04231-7_2.

13.        Warburton, D. E. R., Gledhill, N. & Quinney, A. The effects of changes in musculoskeletal fitness on health. Can. J. Appl. Physiol. (2001) doi:10.1139/h01-012.

14.        Wallace, B. A. & Cumming, R. G. Systematic review of randomized trials of the effect of exercise on bone mass in pre- and postmenopausal women. Calcified Tissue International (2000) doi:10.1007/s00223001089.

15.        Seidell, J. C. et al. Body fat distribution in relation to physical activity and smoking habits in 38-year-old European men: The European fat distribution study. Am. J. Epidemiol. (1991) doi:10.1093/oxfordjournals.aje.a115870.

16.        Berg, A., Halle, M., Franz, I. & Keul, J. Physical activity and lipoprotein metabolism: epidemiological evidence and clinical trials. European journal of medical research (1997).

17.        Halle, M. et al. Lipoprotein(a) in endurance athletes, power athletes, and sedentary controls. Med. Sci. Sports Exerc. (1996) doi:10.1097/00005768-199608000-00004.

18.        Adamopoulos, S. et al. Physical training reduces peripheral markers of inflammation in patients with chronic heart failure. Eur. Heart J. (2001) doi:10.1053/euhj.2000.2285.

19.        Luepker, R. V. et al. Physical activity and cardiovascular health. in Journal of the American Medical Association (1996). doi:10.1001/jama.276.3.241.

20.        Belardinelli, R. Effect of exercise on coronary endothelial function in patients with coronary artery disease. Ital. Heart J. Suppl. (2000) doi:10.1097/00008483-200007000-00011.

21.        Warburton, D. E. R. et al. Blood volume expansion and cardiorespiratory function: Effects of training modality. Med. Sci. Sports Exerc. (2004) doi:10.1249/01.MSS.0000128163.88298.CB.

22.        Nicklas, B. J., You, T. & Pahor, M. Behavioural treatments for chronic systemic inflammation: Effects of dietary weight loss and exercise training. CMAJ (2005) doi:10.1503/cmaj.1040769.

23.        Taylor, C. B., Sallis, J. F. & Needle, R. The relation of physical activity and exercise to mental health. Public Health Rep. (1985).

24.        Dunn, A. L., Trivedi, M. H. & O’Neal, H. A. Physical activity dose-response effects on outcomes of depression and anxiety. in Medicine and Science in Sports and Exercise (2001). doi:10.1097/00005768-200106001-00027.


SALOTTO ERRANTE (DINO ORSO, AVV. PAOLO PISANO, DOTT.SSA ELENA POLO)    Contatta l'autore della petizione

Firma questa petizione

Firmando, autorizzo SALOTTO ERRANTE (DINO ORSO, AVV. PAOLO PISANO, DOTT.SSA ELENA POLO) a trasferire le informazioni che fornisco in questo modulo a coloro che hanno facoltà su questo argomento.

Non mostreremo il vostro indirizzo email online pubblicamente.

Non mostreremo il vostro indirizzo email online pubblicamente.








Annunci pubblicitari a pagamento

Promuoveremo questa petizione a 3000 persone.

Per saperne di più...