FIRMA A SOSTEGNO DELLA Marcia Europea Per il Lavoro

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Ospite

#1

2011-12-22 21:35

IL LAVORO PRIMA DI TUTTO !!!!!!!!!

Ospite

#2

2011-12-23 01:21

A DIFFERENZA DI QUANTO è STATO PIù VOLTE RIBADITO DAL "CARO" BOSSI NOI NON CI CONSIDERIAMO DEI PARASSITI,QUEL POKO KE ABBIAMO CE LO SIAMO GUADAGNATATI ROMPENDOCI LA SCHIENA! ANCHE LAVORANDO A NERO (KE ,X INCISO, E' UNA COSA KE NEMMENO A NOI STA BENE!) IO MI KIEDO:"MA LUI SA DI COSA STA PARLANDO???, Sà KOS' E' IL LAVORO??"

Ospite

#3

2011-12-23 02:33

sostengo la marcia europea per il lavoro

Ospite

#4

2011-12-23 09:59

E', certamente, un importante momento di aggregazione (virtuale, in attesa di coinvolgimenti di caratura diversa. Premere, innanzitutto, sul governo Monti x il varo di politiche occupazionali intensive in tempi non lunghi; dispositivi legislativi in grado di attirare capitali(ed investimenti) produttivi dall'estero; massimizazione (in termini occupazionali) dei finanziamenti europei; ....La disoccupazione (in particolare quella giovanile) è un terribile cancro che corrode il nostro sviluppo e destabilizza la nostra struttura sociale!!!

Ospite

#5

2011-12-25 19:13

Non firmi, non marci.

Ospite

#6

2011-12-27 18:09

UN OCCHIO PARTICOLARE, PER IL REINSERIMENTO, NEL LAVORO...PER GLI OVER60....che non potendo ancora andare in pensione.....SOFFRONO TERRIBILMENTE....!!!!!

Ospite

#7

2011-12-27 19:28

REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA per i disoccupati di ora, di sempre e di sempre!

Ospite

#8

2011-12-27 21:32

tante manovre tanti tagli ,ma nessuna voglia di creare occupazione e tanti come me che sono precari da sempre e questo è vergognoso se si pensa ai diritti e agevolazioni di cittadini di altre parti d'europa Giovanni Liberti.

Ospite

#9

2011-12-27 22:23

Il lavoro come priorità assoluta.

Ospite

#10

2011-12-29 13:41

chi non ha lavoro è invisibile, la precarietà è emarginazione, rinunzia, è assenza di diritti, schiavitù. Il diritto al lavoro è diritto alla libertà, alla vita!

Ospite

#11

2012-01-02 15:26

marciamo...

Ospite

#12

2012-01-04 01:34

Gli obiettivi di Europa 2020 sono lo strumento per raggiungere la crescita economica nel continente della conoscenza e della moneta forte. Perchè il nostro non sia il continente delle banche, ma quello delle persone! E' questo qualcosa per cui tornare a marciare!

Ospite

#13

2012-01-07 17:37

Decine di volte con un fraterno compagno come lo è Salvatore Galiero ho condiviso battaglie di grande civiltà e di spessore democratico ineludibili,non posso che confermare la mia ulteriore partecipazione per un giusta causa contro chi possiede tutto e non paga niente.Ora come sempre mi accomuno al nostro modo di interpretare e costruire insieme un futuro equo per i nostri Giovani e non più giovani.Salvatore amico e compagno io come te sono un lottatore contro la saccenteria di falsari del Bene Comune e sono deciso come sempre di andare in trincea costi quel che costi.Io sono Socialdemocratico ed o il dovere di fare la mia parte nel nome del mio credo e della mia Idea Politica.

Ospite

#14

2012-01-09 01:33

... ...il lavoro come fondante centrale nel sistema valoriale...

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2012-01-11 10:22



Ospite

#16

2012-01-11 16:23

Oramai, è palese che la delega in bianco alla classe dirigente politica, o ai loro servi che siamo costretti a contribuire a mandare al Parlamento, non è più utile per le esigenze del Popolo. Pertanto, si deve passare ad una gestione dal basso. Queste iniziative, ed altre spero più pressanti e pregnanti, sono meritevoli ed anzi devono essere la partenza per un nuovo percorso. Che guardi al riformismo, e al distacco con questi casta!!!

Ospite

#17

2012-01-13 01:25

Art. 1!!!!!

Ospite

#18

2012-01-13 07:02

non c'è bisogno di alcun commento, voglio anche un audit europeo sul debito pubblico

Ospite

#19

2012-01-15 22:56

Per far fronte alla concorrenza delle economie emergenti, l'Europa deve creare i posti di lavoro necessari per un'economia dinamica e basata sulla conoscenza. Servono quindi investimenti nell'istruzione e nella scienza, nonché in politiche dell'occupazione che sappiano stare al passo coi cambiamenti e aiutino l'UE a superare la crisi economica.

Nel settore dell'occupazione, degli affari sociali e dell'inclusione, la responsabilità politica è ripartita tra l'UE e i paesi membri.

L'UE: coordina e monitora le politiche nazionali
promuove la condivisione di buone pratiche in campi quali l'occupazione, la povertà e l'esclusione sociale e le pensioni
adotta le disposizioni legislative e ne verifica l'applicazione in settori quali i diritti sul posto di lavoro e il coordinamento dei regimi di sicurezza sociale.

Ospite

#20

2012-01-15 23:08

Posti di lavoro più numerosi e qualificati

Se la globalizzazione mette a rischio il loro posto di lavoro, l'UE può aiutarle a riqualificarsi.
La strategia europea per l'occupazione incentiva le azioni volte a:

rendere più efficiente il mercato del lavoro
dotare i lavoratori delle competenze richieste dal mercato del lavoro
migliorare la qualità degli impieghi e le condizioni di lavoro
creare nuova occupazione.
Entro il 2020 l'UE intende realizzare i seguenti obiettivi:

tasso di occupazione al 75% per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni
tasso di abbandono scolastico inferiore al 10% e aumento al 40% dei 30-34enni che hanno completato un ciclo d'istruzione universitaria
almeno 20 milioni di persone in meno a rischio povertà ed emarginazione.
La strategia Europa 2020 prevede di raggiungere questi obiettivi grazie alle seguenti iniziative:

Youth on the Move (che permette ai giovani di studiare e lavorare all'estero)
Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione (che affronta i problemi strutturali sui mercati del lavoro europei)
Piattaforma europea contro la povertà e l'emarginazione (che aiuta i paesi dell'UE a combattere la povertà e l'emarginazione).

Ospite

#21

2012-01-17 13:31

L'Europa dedica il 2012 al tema dell'"invecchiamento attivo" e a quello della " solidarietà tra le generazioni". Questo può significare generazioni contro. ossia disoccupazione giovanile diffusa, lavoro precario, nessuna pensione per intere generazioni contro i padri e i nonni che si trovano a fare i conti con l'allungamento dell'età pensionabile. O può significare un nuovo modello di sviluppo delle attività economiche sulla base del lavorare meno e tutti diminuendo la forbice tra i troppo ricchi e i troppo poveri avviando una riforma delle opportunità d'impresa, con automatismi di partecipazione al credito pubblico che premiano creatività, progetto, merito.

Ospite

#22

2012-01-17 21:40

A novembre il tasso di disoccupazione nell'area Ocse, quella che raggruppa le maggiori economie mondiali, è rimasto all'8,2% invariato rispetto ad agosto. I senza lavoro nell'area sono pari a 44,6 milioni, in calo di 1,8 milioni rispetto a novembre 2010, ma ancora 13,8 milioni in più se guardiamo al novembredel 2007. Il dato nasconde anche differenze piuttosto marcate tra le diverse zone. In Eurolandia, infatti, l'indicatore si è attestato al 10,3%, cioè il livello più alto dall'inizio della crisi.

Ospite

#23

2012-01-17 21:44

alcuni dati della disoccupazione in europa:Un incremento dei disoccupati si è osservato in Portogallo (13,2%), Spagna (22,9%), Italia (8,6%) e Olanda (4,9%). Cali sono stati invece registrato in Germania (5,5%) e Belgio (7,2%). Il dato tedesco, in particolare, si riporta sui livelli del 1991, al momento della riunificazione, dopo avere raggiunto un picco dell'11,5% nel 2005. Divergenze simili sono state osservate anche in Nord America dove si assiste al quarto calo mensile consecutivo della disoccupazione negli Stati Uniti (8,5%) e al terzo aumento di seguito in Canada (7,5%).

Ospite

#24

2012-01-17 21:47

Quanto all'Italia, si conferma sotto al 50% l'utilizzo effettivo delle ore di cassa integrazione autorizzate rispetto a quelle richieste dalle aziende. È quanto emerge dagli ultimi dati Inps sul "tiraggio", relativi a ottobre, quando il livello si è attestato al 47%. In sostanza, riferisce l'Istituto previdenziale, tra gennaio e ottobre 2011 sono state autorizzate 812 milioni di ore, ma ne sono state utilizzate meno della metà, cioè 388 milioni.

Ospite

#25

2012-01-18 12:19

Mr. Rifkin

Le infrastrutture sviluppate a partire dai carburanti fossili e in-teramente basate sul carbonio – i materiali di costruzione, il nostro intero pa-trimonio edilizio – stanno invecchiando e sono al collasso. Ci ritroviamo, inpratica, con una seconda rivoluzione industriale tenuta artificialmente in vi-ta. In questo quadro, il disastro nel Golfo del Messico dovrebbe rappresen-tare un monito, dovrebbe farci capire che abbiamo 25 anni di tempo per o-perare una rapida transizione da una seconda rivoluzione industriale, tenutain vita artificialmente, a una terza rivoluzione industriale incentrata su unanuova economia post-carbonio e sostenibile, capace di creare milioni di po-sti di lavoro