Iachini ancora alla Samp
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/ #1112012-07-03 17:14UNA REGINA SOTTO I RIFLETTORI Non togliertelo mai, non ce lo toglieremo mai: un Doriano, tanti Iachini ARTICOLO DI DIEGO ANELLI Giornalista pubblicista. Direttore e ideatore di Sampdorianews.net. Nella redazione di Tuttomercatoweb.com dall'estate 2006. 03.07.2012 01:21 di Diego Anelli articolo letto 383 volte © foto di Matteo Gribaudi/Image Sport Sei arrivato nel momento più buio, hai provato a scrollare l’ambiente e svegliare lo spogliatoio, non hai mai illuso nessuno sugli obiettivi, hai chiesto tempo e pazienza, provando intanto a limitare i danni e a capire su quali fondamenta poteva rinascere la Sampdoria. Quando il mercato ti è venuto in aiuto, tra vecchi e nuovi volti hai trovato dentro a quei giocatori, a quegli uomini il tuo stesso dna, la tua rabbia, la tua voglia di spaccare il mondo, la tua umiltà, la tua predisposizione al sacrificio e al lavoro, non lasciando per strada nemmeno un centimetro. Lavorando, correndo, incitando i ragazzi, scuotendoli dinanzi ad ostacoli apparentemente insormontabili, non perdendo la bussola quando al fotofinish uscimmo sconfitti a Torino e a Crotone, abbracciandoli non quando l’impresa sembrava a portata di mano, ma quando ti trasmettevano la sensazione, la voglia, poi la certezza di avere gli occhi delle tigri, di volerci credere, di crederci davvero. Al momento del tuo arrivo la Sampdoria era stata travolta dal recente passato, da una lunga serie di errori, da una concatenazione di tanti piccoli grandi elementi che costringevano la nostra amata a non riconoscersi, a non ritrovare quei riflettori nati per farla illuminare, farsi invidiare da tutte altre presunte, o reali regine. Anche tu hai dovuto fare i conti, toccare con mano con quegli spifferi di vento, tramontane, burrasche, grandinate, dopo quel Sampdoria – Varese 0-1 dell’Epifania si raggiunse il punto più basso, cinque mesi dopo proprio contro i lombardi l’apice della felicità. In quei mesi è cambiato tantissimo, tanti protagonisti in campo, ma soprattutto l’aria che si respirava dentro e fuori la squadra. Qualcosa però non era cambiato e mai cambierà, tu mister. Tu mister, il condottiero, l’uomo capace di far diventare la Sampdoria una cosa sola, tutti per uno, uno per tutti, tu mister, l’uomo che non si toglie mai il berrettino. Nessuna scelta è stata più giusta. Quel berrettino proteggeva, conservava, manteneva vivi i tuoi valori, la tua carica agonistica, la voglia di crederci anche quando pubblicamente eri costretto a pensare giornata dopo giornata, non potendo fare programmi, né lanciare proclami. Del resto i punti, le vittorie non arrivano con le parole, ma con fatti e sacrifici. Quel berrettino hai rischiato di perderlo, ma hai stretto i denti durante le burrasche dei primi mesi, l’hai consolidato a gennaio. Quel berrettino racchiude dentro di te il tuo modo di essere, di crederci, di non mollare mai, il tuo modo di vincere. A tuo favore parlano i risultati, le due promozioni diventate tre da pochissimi giorni e parlano i sentimenti della gente, di tutti coloro che ti hanno conosciuto e amato incondizionatamente, da giocatore, da allenatore, da Ascoli a Firenze, da Verona a Brescia soltanto per citare alcune piazze. Hai sempre lasciato ad altri i comizi, il modo dei tecnici di “vendersi” bene nei salotti calcistici, tu vai avanti con il tuo berrettino, con il lavoro, gli allenamenti settimanali, la preparazione della partita. Eri già un allenatore in campo quando non avevi ancora appeso gli scarpini al chiodo, eri l’anima della squadra, un guida, un archivio di consigli per i compagni, tutti quei consigli, le parole giuste al momento giusto, l’esperienza, la voglia di combattere sempre sportivamente parlando, tutto quanto l’hai inserito dentro a quel cappellino e nulla potrà portarteli via, perché fanno parte di te. Quando festeggi un goal, quando corri avanti e indietro per la panchina, quando ti arrabbi e strigli la squadra, quel cappellino non cade mai per terra, magari si solleva un pochino, qualcosa esce e viene condiviso da chi ti sta attorno, da chi è sceso in campo, da chi ti è seduto vicino in panchina, da chi segue la propria amata sugli spalti. Anche quando tutto sembra esserci darci contro, la fortuna pare averci girato le spalle, tutti gli eventi ti sono contrari, una via d’uscita c’è sempre, basta crederci. Una delle immagini che non dimenticherò mai, non voglio dimenticare, non potrei farlo è il tuo volto carico di adrenalina, di carica agonistica, di voglia di crederci ancora, della consapevolezza di essere ad un punto di svolta nel momento in cui sei venuto a salutarci sotto la curva di Castellammare di Stabia a fine partita. Con il pugno chiuso e rivolto verso l’alto, soltanto una grata ci divideva già, sotto il sole cocente ci avrebbe fatto comodo un bel berrettino, ma è come se l’avessimo avuto. Davanti a noi avevamo un mister capace di trasformare nell’intervallo una squadra menomata dagli infortuni, sotto di un goal dopo pochi secondi su un campo ostico e costretta poi a giocare in inferiorità numerica nell’ultima mezz’ora, ma, nonostante tutto e tutti, la Sampdoria portò a casa i 3 punti con un’impresa che valse la qualificazione ai play-off con 2 giornate d’anticipo. Quel cappellino ha resistito al caldo tipico di ferragosto, alla malasorte, agli infortuni e alla consueta nostra abitudine di complicarci la vita, conteneva il tuo orgoglio, il nostro orgoglio, il desiderio di trasformare un destino negativo di un intero anno solare, di riprenderci quello che ci era stato tolto. In quel momento, in qualsiasi modo sarebbe poi finita la stagione, i nostri cuori ti hanno detto “Grazie” per non perdere mai la speranza, vivere per alimentarla e trasformarla da una fiammella seminascosta ad una fiamma destinata a non spegnersi mai più. Il nostro passato, il nostro presente, il nostro futuro. Il 2011 ci aveva devastato, la Sampdoria, la nostra Sampdoria aveva bisogno di essere protetta, rigenerata e riportata dove le competeva. Quel berretto, il tuo berretto non te lo sei tolto nemmeno al goal di Pozzi quando correvi in mezzo al campo, nemmeno al triplice fischio finale. Fino all’ultimo secondo non volevi che il traguardo potesse in qualche modo sfuggirci, già all’ultimo secondo, come purtroppo era già avvenuto nella nostra storia. Fino alla fine non hai voluto cambiare, sei rimasto te stesso e anche per questo ti ringraziamo. Purtroppo o per fortuna la vita va avanti, le panchine cambiano, non vogliamo entrare nel merito delle scelte, cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo mister, ma questa lettera è dedicata a te. Grazie alla tua presenza, anche ora con l’inizio della tua assenza, siamo e saremo consapevoli che questa promozione, considerata un “minimo sindacale” da molti a giugno ma diventata un miracolo a gennaio e infine un’impresa realizzata a giugno, ci ha ricordato che dinanzi ai prossimi ostacoli, alle prossime difficoltà bisognerà comportarsi come ci hai mostrato in questi mesi, sperando che chi lavora per la Sampdoria e scenda in campo per quei colori non perda mai i tuoi valori, il tuo spirito, il tuo modo di essere, tutto quello che racchiudi in quel berretto. Non potremo indossarlo sempre, ma ognuno di noi dentro al proprio cuore lo porterà con sè, soprattutto nei momenti più difficili. Prima di Castellammare avevi dichiarato: “se qui, la montagna di Bogliasco franasse e noi troviamo comunque un piccolo pezzo di campo dove allenarci, niente ci distrarrà da quello che deve essere il nostro obiettivo”. In quel piccolo pezzo di campo abbiamo visto un guerriero vincente, era questo il nostro obiettivo. Dinanzi ad un mister come te, ad un’impresa del genere si può avere la certezza di sapere cosa fare di quel berretto, oppure non averne la più pallida idea. Ce lo si può togliere dicendo “giù il cappello”, oppure conservarlo con cura, o non toglierselo mai. Noi scegliamo l’ultima opzione. Non togliertelo mai, regalati ancora e regala a prossime città e tifoserie quello che ci hai regalato, quelle emozioni, quelle sensazioni, contagiose, travolgenti, coinvolgenti, racchiudile nel berrettino e falle conoscere a chi ti sta intorno. Anche noi il berretto non ce lo siamo tolti e mai ce lo toglieremo, non perché non te lo meriteresti, ma perché un filo ci legherà per sempre, non ci separa più né il campo, né una panchina, né le corsie, né alcune grate. Sei diventato uno di noi, un Doriano. Noi siamo diventati come te, tanti Iachini. Siamo diventati una cosa sola, non togliertelo mai, non ce lo toglieremo mai.. quel cappellino... |
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Il Popolo italiano prende le distanze dalle parole del presidente Mattarella
Il popolo italiano non si riconosce nelle dichiarazioni del presidente della repubblica Italiana Mattarella e desidera scusarsi con la Federazione Russa e con tutto il popolo russo. Итальянский народ не разделяет заявление Президента Итальянской Республики Маттареллы и желает принести извинения Российской Федерации и всему российскому народу....
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NO AL RIARMO EUROPEO
PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI «Prima che la scintilla arrivi alla dinamite, bisogna tagliare il filo che brucia» Walter Benjamin Chiunque abbia a cuore la pace ha considerato positivamente la decisione dell’amministrazione statunitense di chiedere il cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, così da avviare un negoziato che ponga fine ad una guerra sanguinosa e fratricida. Invece, alcuni governi europei, tra cui anche il Regno Unito, la Commissione von der Leyen e la NATO, spalleggiando i circoli uc...
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AL COLLEGIO CARDINALIZIO: CONCLAVE SOLO CON ELETTORI PRE 2013 PER EVITARE UN ALTRO ANTIPAPA
A tutti gli Em.mi Sigg.ri Cardinali di creazione pre e post 2013 Eminenze reverendissime, ci rivolgiamo a Voi come battezzati nel pieno rispetto dei “Diritti e doveri dei fedeli” (cann. 208-223), considerando che, per l’art. 3 della costituzione Universi Dominici Gregis, ciascuno di Voi, come membro del Collegio cardinalizio e come singolo, ha il dovere di tutelare i diritti della Sede Apostolica, e non di lasciarli decadere. https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_constitutions/...
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A MONS. PARMEGGIANI: GIUSTA DIFESA PER PADRE NATALE SANTONOCITO O REVOCA SANZIONI
Alla cortese attenzione di S.E.R. Mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli e Palestrina Eccellenza reverendissima, il giorno 8 dicembre 2024, Padre Natale Santonocito, sacerdote della Sua diocesi, ha pubblicato su piattaforme digitali una dichiarazione in cui lo stesso non riconosceva Jorge Mario Bergoglio come legittimo Pontefice. https://www.ilgiornaleditalia.it/video/cronaca/667456/padre-natale-santonocito-bergoglio-antipapa-video.html In data 9 dicembre 2024, Lei ha comminato la sospens...
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RICHIESTA DI UDIENZA A S.E.R. IL CARD. WALTER BRANDMUELLER Oggetto: difesa dei diritti della Sede Apostolica
Alla cortese attenzione di S.E.R. Card. Walter Brandmueller Eminenza reverendissima, da 11 anni si dibatte circa le dimissioni di papa Benedetto XVI e sono ormai numerosi gli autori (ecclesiastici, canonisti, latinisti, giuristi, giornalisti, filosofi, teologi, scrittori etc.) che hanno affrontato la drammatica questione portando alla luce problematiche gravissime sulla legittimità di quella che viene considerata l’ultima successione petrina. Questo pone a rischio la sopravvivenza stessa della...
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"Ultima Spiaggia"
“Ultima Spiaggia”, nato per contrastare l’eccezionale isolamento logistico – territoriale e pretendere misure attive e particolari di reazione alla pesante recessione e di impegno per uno sviluppo sostenibile. L'iniziativa è nata nella Costa Jonica calabrese dei Gelsomini e si propone di promuovere una iniziativa di carattere “anticiclico”, per non arrendersi e contrastare attivamente la drammatica situazione di isolamento territoriale, causa di pesanti conseguenze di carattere socioeconomico, f...
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SALVIAMO LO SPORT SCOLASTICO DAI “GIOCHI DELLA GIOVENTÙ”
Gent.ma Presidente Giorgia Meloni, e p.c. al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti al Ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi ci rivolgiamo a Lei in particolare e ai Ministri competenti, perché le nostre preoccupazioni sull’organizzazione dei Giochi della Gioventù si sono rivelate purtroppo fondate, confermando le nostre più cupe aspettative, dato il risultato finale privo di ogni valore educativo a causa delle troppe criticità. Nonostante i molti interventi compe...
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Legge per vietare l'accesso dei cani nei luoghi pubblici
Cittadini, è giunto il momento di affrontare una verità scomoda: i cani, simboli di affetto e compagnia, si sono trasformati in una minaccia per la nostra serenità e sicurezza nei luoghi pubblici. È ora di dire basta a questa invasione canina che, sotto le spoglie di affetto, nasconde una realtà ben più inquietante. Quando a un proprietario di cane viene dato un dito, si prenderà tutto il braccio. Questa massima si applica perfettamente a una grande percentuale di proprietari che, con la...
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UNA STRADA DI NAPOLI DEDICATA AD UNA STELLA DELLA LIRICA RENATA TEBALDI
Renata Tebaldi di recente è stato ricordato il centenario della Sua nascita e il 19 dicembre 2024 saranno venti anni dalla scomparsa. In tutto il mondo Le sono stati dedicate nomi di strade, piazze, giardini ed anche un tratto della Senna a Lioni. E' stata la cantante con il maggior numero di presenze al Teatro di San Carlo e con tante manifestazioni artistiche e religiose in svariati luoghi della Città di Napoli Napoli che vanta gloriose tradizioni musicali non può negare un segno di ricono...
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RICHIESTA DI UDIENZA A S.E.R. IL CARD. ROBERT SARAH Oggetto: difesa dei diritti della Sede Apostolica
Alla cortese attenzione di S.E.R. Card. Robert Sarah Eminenza reverendissima, da 11 anni si dibatte circa le dimissioni di papa Benedetto XVI e sono ormai numerosi gli autori (ecclesiastici, canonisti, latinisti, giuristi, giornalisti, filosofi, teologi, scrittori etc.) che hanno affrontato la drammatica questione portando alla luce problematiche gravissime sulla legittimità di quella che viene considerata l’ultima successione petrina. Questo pone a rischio la sopravvivenza stessa della Chies...
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RICHIESTA DI UDIENZA A S.E.R. IL CARD. RAYMOND LEO BURKE Oggetto: difesa dei diritti della Sede Apostolica
Alla cortese attenzione di S.E.R. Card. Raymond Leo Burke Eminenza reverendissima, da 11 anni si dibatte circa le dimissioni di papa Benedetto XVI e sono ormai numerosi gli autori (ecclesiastici, canonisti, latinisti, giuristi, giornalisti, filosofi, teologi, scrittori etc.) che hanno affrontato la drammatica questione portando alla luce problematiche gravissime sulla legittimità di quella che viene considerata l’ultima successione petrina. Questo pone a rischio la sopravvivenza stessa della Chi...
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Aggiungi petizione "Iachini ancora alla Samp" a questa listaPassaggio immediato al nuovo mondo e sistema economico e finanziario di abbondanza e prosperità per tutti
È finito il tempo delle menzogne, delle prese in giro, della censura, dello sfruttamento dei popoli, della scarsità materiale e della miseria umana in tutte le sue forme. E' tempo che i vecchi sistemi cedano il passo a quelli nuovi, ed è ora di farlo subito, senza più ritardi. chiediamo di svelare tutta la verità su tutto e di mandare a casa i vecchi governanti e amministratori, sostituendoli con quelli nuovi, portatori della luce della nuova coscienza. Con gratitudine....
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