Firma per salvare il Teatro Massimo di Palermo dalla politica

Salviamo il Teatro Massimo

/ #23 Si potrà salvare il Teatro Massimo?

2012-12-10 12:53

CLASSIC VOICE

Cento critici contro il ministro
Deplorano la decisione di commissariare il Massimo

Il Ministro Ornaghi ha comunicato di aver nominato Fabio Carapezza Guttuso commissario straordinario del Massimo di Palermo aggiungendo che il commissariamento si è reso necessario in seguito alla paralisi dell'attività ordinaria e all'impossibilità di gestire la Fondazione attraverso gli organi di amministrazione preposti. E se l'ormai ex Sovrintendente del Massimo, Antonio Cognata, fa notare che non c'è stato nessun blocco delle attività programmate, arriva la dura presa di posizione dell'Associazione dei critici musicali italiani (che raccoglie un centinaio di professionisti della carta stampata e del web) contro la decisione del ministro. "L'Associazione Nazionale Critici Musicali, riunita in assemblea plenaria a Milano, presso la sede degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala, esprime incredulità e deplora con fermezza la disposizione firmata dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali che ha determinato il commissariamento del Teatro Massimo di Palermo, appena riportato dal sovrintendente Antonio Cognata a uno stato di lodevole vivacità artistica e positiva gestione finanziaria. Tale decisione, contro logica e prassi istituzionali, punisce ingiustamente la dirigenza di una Fondazione in regola con i conti, e riconosce di fatto al sindaco-presidente della Fondazione una discrezionalità poco conciliabile col suo ruolo previsto dalla legge di garante della continuità di buon governo dell’istituzione. I critici musicali esprimono forte preoccupazione di fronte a un’iniziativa che appare soltanto politica e strumentale, ma che potrebbe tuttavia costituire un pericoloso precedente. Altre Fondazioni, che versano in condizioni di bilancio e gestionali molto più preoccupanti, devono poter contare anzitutto sul sostegno personale e istituzionale del loro sindaco-presidente".
(6 dicembre 2012)