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Invito ai Parlamentari: un impegno perché l’Italia firmi e ratifichi seriamente il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, adottato dalle Nazioni Unite

Da parte di: Disarmisti esigenti – No guerra NO NATO – WILPF Italia (ed altri che volessero aggiungersi)

Questo testo farà anche da base per dichiarazioni di impegno da parte dei candidati (di varie forze politiche) che si presenteranno per le elezioni del 2018.

L’ICAN, coalizione internazionale di organizzazioni non-governative insignita del Premio Nobel per la Pace 2017, comunica che 243 parlamentari italiani hanno firmato l’ICAN Parliamentary Pledge, impegnandosi a promuovere la firma e la ratifica da parte del Governo italiano del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, adottato dalle Nazioni Unite il 7 luglio 2017. 

All’Articolo 1 il Trattato stabilisce che «ciascuno Stato Parte si impegna a non permettere mai, in nessuna circostanza, qualsiasi stazionamento, installazione o spiegamento di qualsiasi arma nucleare né di qualsiasi altro ordigno nucleare esplosivo nel proprio territorio o in qualsiasi luogo sotto la propria giurisdizione o il proprio controllo; a non ricevere il trasferimento di armi nucleari né il controllo su tali armi o altri ordigni nucleari esplosivi direttamente o indirettamente». All’Articolo 4 il Trattato stabilisce: «Ciascuno Stato parte che abbia sul proprio territorio armi nucleari, possedute o controllate da un altro Stato, deve assicurare la rapida rimozione di tali armi».

Impegnarsi a promuovere la firma e la ratifica, da parte del Governo italiano, del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari comporta quindi, per i firmatari dell’ICAN Parliamentary Pledge, l’impegno a promuovere:  

·la rapida rimozione dal territorio italiano delle bombe nucleari statunitensi B-61 e la non- installazione delle nuove bombe nucleari statunitensi B61-12 e di qualsiasi altra arma nucleare;

·l'interdizione esplicita del transito e della sosta nei porti italiani di naviglio a propulsione nucleare, che oltretutto gli esperti valutano essere molto al di sotto del livello di sicurezza garantito per le centrali atomiche istallate a terra: potrebbe - tale flotta sotto bandiere NATO - anche trasportare a bordo armi nucleari e quindi violerebbe il loro divieto di transito e di deposito anche solo temporaneo nelle strutture terrestri, aeree o navali;

·l’uscita dell’Italia dal gruppo di paesi che – stabilisce la NATO – «forniscono all’Alleanza aerei equipaggiati per trasportare bombe nucleari, su cui gli Stati Uniti mantengono l’assoluto controllo, e personale addestrato a tale scopo»;

·l’uscita dell’Italia dal Gruppo di pianificazione nucleare della NATO, in base all’Articolo 18 che permette agli Stati Parte di mantenere gli obblighi relativi a precedenti accordi internazionali solo nei casi in cui essi siano compatibili col Trattato.  

Invitiamo a contattare ciascuno/a dei 243 parlamentari chiedendogli di confermare i suddetti impegni assunti con la firma dell’ICAN Parliamentary Pledge, e a dare il massimo sostegno possibile a coloro che rispondono positivamente, perché il Parlamento decida che l’Italia firmi e ratifichi il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.  

Info- Alfonso Navarra (cell. 340-0736871) – Giuseppe Padovano (cell. 393-998346) – Antonia Baraldi Sani (cell. 349-7865685) Per adesioni on line: www.noguerranonato.ithttps://www.petizioni24.com/impegnodisarmistaparlamentari#form