LETTERA DEI DSGA

Con questa lettera, che invieremo al Presidente Renzi,  al Ministro Giannini,  ed a trasmissioni come Ballarò, Presa Diretta, ed altri, vogliamo  esprimere  l’insoddisfazione, generalizzata, per le condizioni lavorative e le incombenze di cui sono caricate le segreterie scolastiche, di cui ancora pochi sono al corrente.

A fronte di pesanti tagli agli organici del personale amministrativo e  del piano di dimensionamento ancora in corso, gli adempimenti di cui sono gravati gli uffici amministrativi  sono sempre più pesanti e complessi.

Come le  procedure relative agli acquisti e alle aggiudicazioni di servizi e forniture,  per cominciare,  che rappresentano una delle attività più frequenti e più soggette a controllo, e  che richiedono un iter decisamente esagerato se rapportato alla figura dell’istituzione scolastica, che non è decisamente nata con le caratteristiche di una azienda, ma sempre più ne viene rapportata;  l'utilizzo delle convenzioni   consip, in questo caso,   ha creato confusione e rallentamento nelle procedure degli acquisti, perchè non sono state date indicazioni chiare alle scuole.   E la richiesta di cig,  durc,  le determine...

Vorremmo che si tenesse  presente  che molto spesso siamo costretti ad operare con sistemi che non funzionano, con collegamenti lenti e spesso, in prossimità delle scadenze, inaccessibili. Il SIDI, programma minisiteriale attraverso il quale gestiamo la maggior parte delle operazioni, dalle convocazioni dei supplenti, alle nomine, al pagamento dei compensi, le iscrizioni,  la gestione del bilancio, le ricostruzioni di carriera, è spesso inaccessibile e non è raro che passiamo intere giornate in attesa di un collegamento.

E sono solo alcuni degli adempimenti, per i quali, sempre più spesso,  sono previste sanzioni a carico delle scuole, in caso di inosservanza.

Decisamente troppo...

Sarebbe ora che provaste ad affacciarvi, al di là delle belle parole, nel mondo delle segreterie scolastiche, così da rendervi conto che  che ci sono migliaia di DSGA (direttori dei servizi generali ed amministrativi), per i quali chiediamo più sensibilità verso la possibilità di riesaminarne, in sede normativa, il ruolo - e di Assistenti Amministrativi, che si fanno  carico delle tante, troppe responsabilità connesse al proprio ruolo. Ci sarebbero pagine da scrivere, per rendere  una piccola idea di quello che è diventato il nostro lavoro, dell’impegno che ci mettiamo, senza averne alcun riconoscimento, senza riferimenti precisi ai quali fare capo. Dobbiamo da soli cercare le fonti normative, applicarle, procurandoci gli strumenti che spesso non ci vengono forniti da chi dovrebbe. E tutto questo con gli ormai ridicoli finanziamenti che ci vengono assegnati e personale insufficiente ed  in contrasto con la tanto sbandierata semplificazione, che dovrebbe consentirci di snellire il lavoro e invece lo appesantisce perché i sistemi non funzionano o funzionano male e in ogni caso non dialogano tra di loro, obbligandoci spesso a ripetere lavori già fatti altrove con relativo travaso di dati e di informazioni che potrebbero tranquillamente essere in comune. Siamo abituati a dare sempre di più, sopperendo così di fatto alle carenze organiche, pur di rispettare scadenze e adempimenti e consapevoli di come sia eticamente sbagliato bloccare una scuola pubblica come se fosse un'azienda.

Noi diamo il meglio perchè vogliamo farlo e abbiamo bisogno di una visione comune che indirizzi i nostri sforzi, li motivi e li renda sopportabili. Una visione che vada oltre quella "manageriale" e che tenga conto della specificità del settore.

Viene richiesta, ai DSGA,  l'ecletticità in un'unica figura professionale. Ci viene chiesto  di essere i tuttologi della Pubblica Amministrazione (avvocato-commercialista-formatore-informatico- ecc...) laddove nelle altre amm.ni pubbliche per ogni settore è prevista una specifica figura o paradossalmente più figure per uno stesso settore...ci chiedono e ci obbligano ad essere al pari delle altre Pubbliche Amministrazioni nei doveri ma dei diritti neanche a parlarne.

Chiediamo, quindi , CON FORZA, che si tenga conto del nostro appello, che ha la pretesa di racchiudere ed esprimere il malcontento di una categoriai inascoltata, ma fondamentale per la scuola, e che si riesca a leggere, tra le righe,il disagio profondo, che nasce anche dal timore che,  nonostante il nostro impegno,  la  scuola pubblica venga completamente annullata, insieme agli interessi primari degli alunni, che sono ormai quasi dimenticati. Noi tutti, Dsga ed A.A., che soffrono dello stesso disagio, vogliamo fare bene il nostro lavoro, vogliamo pagare gli stipendi ai supplenti in tempi decenti, pretendiamo di avere più considerazione per il nostro ruolo e che vengano rivisti gli organici (vedi, anche, la questione dei docenti inidonei).. Vogliamo che ci vengano date indicazioni chiare sugli adempimenti che dobbiamo portare a termine e sui referenti ai quali fare capo e che, quando ciò non si verifichi,  LE RESPONSABILITA', ANCHE PECUNIARIE, NON RICADANO SU DI NOI!!!!

E chiediamo che non vengano assolutamente fatti, come si vocifera, ulteriori tagli al personale della scuola, già ridotto all'osso, se davvero vogliamo una scuola di qualità.

Silvia DE MARTINO DSGA  e tanti altri


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