RESTITUZIONE AL PUBBLICO DEL REAL BOSCO DI CAPODIMONTE

Il 18 Maggio 2020, con 2 settimane di ritardo rispetto alle

disposizioni governative circa la riapertura dei parchi pubblici, da parte del MIBACT è stata restituita al pubblico la fruizione dei parchi e luoghi archeologici come il Real Bosco di Capodimonte. 

Siamo tutti consapevoli che il periodo di emergenza e di grande crisi che abbiamo attraversato per 2 lunghi mesi e che stiamo attraversando ancora oggi non ha eguali e nonostante la curva dei contagi monitorata quotidianamente stia sempre più propendendo per risultati più che positivi, non possiamo in nessun modo abbassare la guardia e tornare a compiere quelle attività che potevamo porre in essere con tutta spensieratezza prima dell'inizio di questa pandemia. 

Il 22 Maggio, dopo soli !!! 5 giorni !!! di riapertura al pubblico del luogo classificato nel 2014 come Parco più bello d'Italia, la direzione, consapevole della scarsità di aree verdi presenti sulla totalità del capoluogo campano per lo più gestite in maniera pietosa e ridicola da parte del Comune, si appella all'assenza di vigilanza privata all'interno di km e km quadrati di natura e al mancato rispetto di regole di distanziamento sociale da parte dei fruitori (gli stessi che durante il corso della fase 1 hanno dato prova di grande senso di responsabilità e di rispetto per le regole) decide di privare nuovamente i cittadini Napoletani e tutti i visitatori della possibilità di frequentare uno dei luoghi simbolo dell'arte e della cultura. Decide di pugnalare al petto intere famiglie con bambini, ragazzi e ragazze, giovani, adulti ed anziani dopo aver sofferto 2 mesi di lockdown totale sottraendo loro la possibilità di ristabilire il benessere psico fisico e il contatto con la natura offerto da quelle centinaia di ettari secolari. 

Da cittadino, quotidiano fruitore del parco di Capodimonte, dopo soli 5 giorni di riapertura e nonostante l'affluenza di pubblico a passeggio, in bici o di corsa, specialmente  in un periodo dell'anno in cui il clima è piuttosto propizio per la fruizione di luoghi come parchi pubblici e soprattutto grazie alle testimonianze di un numero indefinito di persone, ho potuto constatare che non sussistono in nessun modo i presupposti per una decisione così drastica, punitiva ed assolutamente prepotente da parte della direzione del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Pertanto, credendo certamente di parlare a nome di tanti cittadini onesti, confusi e smarriti a seguito di questo difficile periodo e nuovamente feriti da questa assurda decisione, ci mostriamo pienamente risentiti e rammaricati nei confronti di Codesta direzione alla quale chiediamo, in definitiva, di restituire IMMEDIATAMENTE la fruizione del Parco PUBBLICO a tutti i suoi amanti visitatori. 

 

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