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Svegliamoci! Incontro online per l'opposizione alla guerra

2024-06-26 22:39:34

PER NON PRECIPITARE NEL GORGO DELLA GUERRA!
E NELLA GUERRA "ATOMICA"!
ARMI NUCLEARI NEL CONFLITTO UCRAINO: LA BANALIZZAZIONE DEI DISCORSI SUL LORO USO RISCHIA DI CONCRETARLO

Testo completo al link:

https://disarmistiobiettori.webnode.it/l/svegliamoci/

La guerra in Ucraina tra i suoi effetti nefasti annovera anche l'esplicita minaccia, da parte dei combattenti diciamo più grossi, quello russo direttamente impegnato e quelli USA/NATO, più o meno dietro le quinte in aiuto a Kiev, dell'impiego delle armi nucleari, riferito in particolare alle cosiddette "tattiche".

(...)

Gli studi storici ci dimostrano che non c'è alcuna assicurazione che una guerra che tutti i potenti cercano di contenere a parole non sfugga al controllo dei protagonisti e diventi un conflitto generalizzato di ampiezza disastrosa.

Ricordiamo il volume dello storico australiano Cristopher Clark, intitolato "I sonnambuli", riguardante ciò che, nel 1914, preparò lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Nei tempi attuali è possibile che si ripeta un processo analogo, in virtù del prolungamento della guerra tra NATO e Russia sul territorio ucraino.

Ecco che nostro compito diventa fare chiasso, scuotere chi cammina dormendo per evitare che precipiti nel baratro.

Popoli d'Europa, popoli della Terra, prima che sia troppo tardi: svegliamoci!

 

____________________________________________________

(Si ricorda l'incontro online programmato per il 30 giugno 2024 - dalle ore 17:30 alle ore 20:00)
I disarmisti esigenti ti stanno invitando a una riunione pianificata in Zoom.

Argomento: L'opposizione alla guerra è diventata divisiva per la difesa della Costituzione?- Confronto online
Ora: 30 giu 2024 05:30 PM Roma
Entra Zoom Riunione
https://us06web.zoom.us/j/83551455986?pwd=MUrXEInvMFd2gYawPTq28w7xE2rx1r.1
ID riunione: 835 5145 5986
Codice d'accesso: 300451
Trova il tuo numero locale: https://us06web.zoom.us/u/kcPmkUm3n5


Alfonso Navarra

INCONTRO ONLINE. Non possiamo accettare che l'opposizione alle guerre diventi "divisiva" nella difesa della Costituzione

2024-06-20 01:12:29

Proponiamo un nuovo incontro online per il 30 giugno 2024. Oggetto: non possiamo considerare "divisiva" l'opposizione alle guerre nella difesa della Costituzione!

(Questo clima politico, a maggior ragione, rafforza la determinazione a costruire una lista indipendente dei pacifici alle prossime politiche del 2027).

Il materiale preparatorio è rinvenibile al link  https://disarmistiobiettori.webnode.it/l/opposizioneguerradivisiva/).

L'incontro online precedente, svoltosi il 16 giugno 2024, ha avuto per oggetto la proposta di un gruppo formalmente costituito di eurodeputati al Parlamento europeo di obiezione alle guerre. Un passo intermedio verso l'obiettivo è la costituzione di un gruppo informale di eurodeputati per l'opposizione alle guerre e la pace disarmata. I disarmisti esigenti hanno deciso di indire una conferenza stampa per l'8 luglio al CESV di via Liberiana a Roma. Ed un presidio di sensibilizzazione a Strasburgo, il 16 luglio, davanti la sede del Parlamento europeo.

Subito dopo le elezioni europee la vincitrice nel campo del centro-sinistra, Elly Schlein, la nuova e giovane segretaria del PD, ha convocato una manifestazione "uniti per la Costituzione" che si è tenuta il 18 giugno, a Roma, in piazza Santi Apostoli. Hanno raccolto il suo appello in tantissimi, dal M5S fino ai liberali/radicali di +Europa. Non sono mancati in piazza Rifondazione comunista (Maurizio Acerbo ha parlato dal palco) e Michele Santoro, il promotore di PACE TERRA DIGNITA' (voci, da verificare, lo danno in procinto di fare un passo indietro personale sul progetto di movimento  e concentrato su un futuro suo programma televisivo in RAI). 

Il "fronte popolare costituzionale", proiettato verso  una mobilitazione permanente, si prepara a diventare schieramento referendario "contro il premierato" con discrete possibilità di vittoria. Leggiamo su "Il Manifesto quotidiano" che "l'ordine di scuderia per gli interventi dal palco era evitare di parlare delle guerre (tema assai divisivo) e tutti si sono attenuti, concentrandosi sulle botte a Donno".

Siamo quindi entrati nell'epoca dell'"opposizione alla guerra divisiva", dentro una "battaglia per la Costituzione" (no al premierato, no all'autonomia differenziata), che però - a quanto pare - espunge il famoso articolo 11 del ripudio.

"Battere questa destra è un formidabile programma politico", ha tuonato dal palco Nicola Fratoianni, di AVS. Ora però è logico considerare una serie di domande rispetto a uno "sforzo unitario" che deve coinvolgere chi ha voluto fare della "pace disarmata" il tema centrale della campagna elettorale e l'orizzonte per la costruzione di una società alternativa senza grilli ideologici per la testa.

1- Domanda numero uno. La difesa unitaria della Costituzione può fare a meno dell'articolo 11 senza tradire nella sostanza lo spirito dell'antifascismo?

2- Domanda numero due. In termini di strategia politica, può risultare vincente - una tale difesa - carente se non addirittura monca - quando proprio la guerra con le sue conseguenze pratiche diventa il fattore decisivo per accrescere il disagio sociale su cui sta prosperando la destra (tenendo anche conto che la destra estrema su questo punto apre a una demagogica rappresentanza del sentimento pacifista maggioritario nel popolo)?

3- Domanda numero tre. Non sarebbe invece il caso di creare un "fronte costituzionale" sull'insieme dei diritti umani, comuni e pubblici, ribadendo la centralità del "diritto alla pace", oltretutto in un momento in cui l'escalation bellica può diventare incontrollabile e portarci ad uno scontro diretto NATO-Russia, con annesso rischio di scambi crescenti di colpi nucleari, oggi esplicitamente minacciati?

Indiciamo - molti siamo in vacanza, lo sappiamo, ma il problema merita che ci si faccia subito mente locale e si prenda una posizione - su questi tre interrogativi, domenica 30 giugno 2024, una consultazione online tra i soggetti che condividono la necessità di fermare l'avanzata politica e sociale delle destre.

L'antifascismo da coltivare però riteniamo che debba nutrirsi della consapevolezza che l'obiettivo superiore oggi, anche per la difesa della Costituzione, è portare l'Italia e l'Europa ad uscire dalle guerre, ed innanzitutto dalla Guerra Grande che si combatte sul terreno Ucraino, lavorando "per un ordine internazionale che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni" (secondo comma art. 11 Cost.).

I disarmisti esigenti ti stanno invitando a una riunione pianificata in Zoom.

Argomento: L'opposizione alla guerra è diventata divisiva per la difesa della Costituzione?- Confronto online 

Ora: 30 giu 2024 05:30 PM Roma

Entra Zoom Riunione

https://us06web.zoom.us/j/83551455986?pwd=MUrXEInvMFd2gYawPTq28w7xE2rx1r.1

ID riunione: 835 5145 5986

Codice d'accesso: 300451

Trova il tuo numero locale: https://us06web.zoom.us/u/kcPmkUm3n5


Alfonso Navarra

Conferenza stampa del 25 gennaio - 7 magnifiche campagne per un'Europa di pace - invito ad essere presente tra il pubblico

2024-01-19 03:05:43

Gentile attivista firmatario della presente petizione


ti invitiamo a presenziare tra il pubblico alla conferenza stampa che abbiamo indetto, i Disarmisti esigenti, giovedì 25 gennaio a Roma, presso il CESV di via Liberiana, 17, dalle ore 11:00 alle ore 12:30.
TEMA: Le magnifiche 7 campagne per un'Europa che promuova la pace con la Natura.

L'iniziativa giunge dopo la protesta contro l'approvazione parlamentare del "decreto ombrello" per gli aiuti militari all'Ucraina (passerà forse il giorno prima) con il seguente scopo: interloquire e premere sulle forze politiche che intendono presentarsi alle elezioni europee.

La speranza della pace disarmata, attraverso la fuoriuscita dalle guerre in corso, nella nostra proposta, dovrebbe essere al centro del futuro del mondo; e gli europei, istituzioni, Stati e società civile, potrebbero contribuire a vivificarla e concretizzarla.
Interverranno: Alfonso Navarra – coordinatore dei Disarmisti esigenti (cell. 340-0736871) Ennio Cabiddu – sulle obiezioni di coscienzaCosimo Forleo – Per la Scuola della Repubblica Luigi Mosca – sul disarmo nucleareDaniele Barbi – sul disinquinamento militare Antonella Nappi - per la pace femminista
Ed eventualmente esponenti politici delle forze che presenteranno una lista alle elezioni europee del giugno 2024

Qui di seguito la lettera che stiamo spedendo a vari responsabili di forze politiche

Cara/o  .... promotrice/promotore della lista che sta per presentarsi alle imminenti elezioni per il Parlamento europeo

siamo i Disarmisti esigenti, progetto membro ICAN (Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, premio Nobel per la pace 2017); e, per il tramite della Lega obiettori di Coscienza, membri WAR RESISTERS’ INTERNATIONAL, un movimento internazionale nato nel 1921 con il principio: “la guerra è un crimine contro l'umanità. Io sono quindi determinato a non sostenere nessun tipo di guerra, e per battermi per la rimozione di ogni causa di guerra”.

Tra pochi mesi, nel giugno 2024, saremo chiamati, da cittadini italiani/europei, alle urne per quelle che, con oltre 400 milioni di aventi diritto al voto, dopo quelle indiane, sono le seconde elezioni democratiche più importanti al mondo. Viviamo un momento che, con Giorgio La Pira, il Sindaco “santo” di Firenze, potremmo definire “un crinale apocalittico della Storia”: abbiamo da assicurarci che la speranza della pace disarmata, fuoriuscendo dalle guerre in corso, sia al centro del futuro del mondo e che gli europei, istituzioni, Stati e società civile, possano contribuire a vivificarla e concretizzarla.In qualità di nonviolenti “storici”, espressione di organizzazioni addirittura centenarie nello sperimentare il cammino della forza dell’unione popolare alla ricerca di libertà e giustizia, vi chiediamo di includere un forte carattere pacifista e disarmista – contro il sistema di guerra! -  nei vostri programmi politici e nelle vostre campagne elettorali; ed anche di condividere la nostra chiamata all’azione sulle proposte e campagne che vi esporremo più in dettaglio nel documento sotto riportato. 

Su di esse – sette campagne, selezionate tra quelle che rispondono al criterio del consenso maggioritario nel popolo italiano! - gli estensori individuali della presente sono promotori e protagonisti per il tramite delle organizzazioni pacifiste di cui sono esponenti attivi e vi avanzano – onde poterle meglio illustrare - richiesta di incontro vis a vis nei vostri uffici, ovviamente il più presto possibile, prima che la inevitabile frenesia dei comizi travolga tutti i candidati. 

La premessa è che l’Europa per la quale ci battiamo deve (e si tratta di obiettivi che hanno una loro plausibilità e fattibilità): 1) Denuclearizzare nel senso militare e nel senso civile: sono due aspetti inestricabilmente intrecciati. 2) Convertire le spese militari in investimenti sociali (beni comuni e pubblici, welfare, redditi e occupazione) e per la conversione ecologica. 3) Predisporre un modello di difesa che attui il transarmo progressivo verso la resistenza nonviolenta quale capacità di opporsi all’ingiustizia con mezzi costruttivi, basati sulla forza dell’unione popolare. 

Le sette campagne sono: 1)    “No armi no aiuti militari” ai belligeranti sul terreno della guerra Ucraina. No a sanzioni contro la Russia distruttive e oltretutto autodistruttive. 2)    Proposta di un Comitato per liberare Marwan Barghouti. Dall’una e dall’altra parte della barricata occorrono leader che perlomeno riconoscano il diritto ad esistere e ad autodeterminarsi dell’altro popolo. 3)    Un cessate il fuoco immediato e l’avvio contestuale di negoziati senza condizioni in Ucraina, pensando all'OCSE come sede internazionale competente da coinvolgere (con protagonismo delle donne come propone la WILPF in attuazione della risoluzione ONU 1325). 4)    No all’aumento delle spese per la difesa (da tagliare subito di un terzo in conformità con la difesa difensiva costituzionale), obiezione di coscienza alle spese militari per l'adozione dell'opzione fiscale in favore della difesa nonviolenta, no all'attacco in corso alla legge 185/1990 per il controllo del commercio delle armi. Corpo civile di pace europeo sulla base dell'idea originaria di Alex Langer. 5)    Object war. Sostegno al diritto alla obiezione di coscienza, alle obiezioni di coscienza e al rifiutarsi di combattere ovunque nel mondo.  6)    Denuclearizzazione militare e civile. Contrasto dell’inquinamento da attività militare da inserire negli accordi di Parigi sul clima. 7)    Cultura della pace nelle scuole e nelle Università contro la militarizzazione in atto della stessa formazione.      

Questi sette punti li riteniamo fondamentali se si intende aprire un dialogo tra “popolo della pace” (le avanguardie “calde”) e “popolo” tout court (le moltitudini “tiepide”, che occorre risvegliare e riscaldare nella partecipazione, anche nella partecipazione elettorale). 

Proponiamo anche che,  da politico responsabile interessato alla pace, tu intervenga alla conferenza stampa che abbiamo indetto giovedì 25 gennaio a Roma, presso il CESV di via Liberiana, 17, dalle ore 11:00 alle ore 12:30. 

Alfonso Navarra – coordinatore (cell. 340-0736871) /  Ennio Cabiddu – obiezioni di coscienza  Cosimo Forleo – Per la Scuola della Repubblica / Luigi Mosca – disarmo nucleare  Daniele Barbi – disinquinamento militare    www.disarmistiesigenti.org


Alfonso Navarra



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