Noi, utenti del Centro Medico di Foniatria di Padova


Ospite

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2013-07-19 08:16

Alla Regione Veneto
Siamo i genitori dei bambini che frequentano il Centro Medico di Foniatria Casa di cura Trieste di Padova e vorremmo con questa lettera aperta, esprimere e motivare il nostro disagio in merito a quanto sta accadendo e forse accadrà nel prossimo futuro.
Veniamo a Padova da tutt’Italia per poter usufruire dei servizi del Centro, che si distinguono per professionalità specializzata ed aggiornata sulle diverse patologie di cui soffrono i nostri figli, professionalità che viene loro somministrata attraverso i canali comunicativi degli stessi, talvolta molto diversi tra loro, in modo da facilitarne il percorso riabilitativo.

In questo Centro infatti vengono trattati tutti i problemi relativi alla fonazione e comunicazione, che possono essere causati da deficit fisici (sordità, ……) o cognitivi e/o relazionali (ritardi del linguaggio, sindrome di Down, sindrome autistica,….); in questo Centro i genitori trovano la Speranza di un futuro migliore per i loro figli, di maggiore autonomia personale e di integrazione sociale.
La Comunicazione è ciò che ci rende parte attiva del mondo e ci da la possibilità di realizzarci, di Esserci.

Il trattamento riabilitativo parte da una valutazione diagnostica multidisciplinare (foniatra, psicologo, pschiatra infantile, logopedista) che viene distribuita nell’arco di alcuni giorni semplicemente perché le visite ed i test somministrati richiedono tempo e quello dei bambini è limitato. Sulla base della valutazione viene programmato un trattamento di sedute logopediche e di psicomotricità settimanali o bisettimanali, che si caratterizzano per la costanza della frequenza, la precocità di inizio, i metodi aggiornati a livello internazionale ed coinvolgimento dei genitori alle sedute nei casi più gravi, affinché ci sia una continuità delle strategie comunicative anche a casa.

Con questa assistenza i risultati arrivano, sempre.

Dove possiamo trovare altrettanta professionalità? Molti di noi hanno vagato da un’ASL all’altra ottenendo diagnosi ma limitate possibilità di trattamento, altri non hanno trovato neppure una diagnosi; intanto il tempo passa, i figli crescono mantenendo o peggiorando le loro difficoltà e diventano adulti da assistere.
Ricordiamo a tutti che quanto viene speso nei primi 10 anni di vita di un bambino con difficoltà, rappresenta un “bonus” per l’economia del Paese; un trattamento precoce e costante può portare al miglioramento di una diagnosi con conseguente riduzione dei costi di assistenza e possibilità di inserimento lavorativo del soggetto.

Con questa Speranza noi genitori ringraziamo il Centro perché ci sta aiutando a crescere gli adulti di domani.

A nome dei genitori
Paola Bordin, Veneto