petizione_in_nome_della_scienza_all_unione_africana_sull_ebola

 

Petizione in nome della SCIENZA all’Unione africana

 

 

 

Per una commissione d’inchiesta internazionale del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e dell’Unione africana sull’origine dell’EBOLA E DELL’AIDS

 

Proposta dal Professore Pascal Adjamagbo

 

Con la collaborazione dei Dottori Guy ALOVOR e Kanyana MUTOMBO

 

Tradotto dal francese dal Dott. Gada EKUE

 

 

 

Vedere la versione francese della petizione all’indirizzo:

 

 http://www.petitions24.net/petition_a_lunion_africaine_sur_le_sida_et_lebola_en_afrique

 

Vedere la versione inglese della petizione all’indirizzo:

 

http://www.petitions24.com/petition_on_behalf_of_science_to_the_african_union_on_ebola

 

 

 

 

Considerando:

 

 

 

1)             L’attualità cocente dell’epidemia di Ebola, il cui folgorante potere del virus ha portato l’OMS a decretare “un’emergenza di salute pubblica di portata mondiale” e a dichiarare che “una risposta internazionale coordinata è essenziale per fermare e far arretrare la diffusione internazionale del virus”, senza sollevare tuttavia la domanda scientifica dell’origine reale del virus e delle manipolazioni che ne hanno causato la diffusione, domanda utile al fine di combatterlo efficacemente;

 

 

 

2)             La dimensione delle devastazioni già causate dalla pandemia dell’AIDS nel mondo e più gravemente in Africa sub-sahariana dove, secondo le cifre dell’OMS, vivevano più dei tre quarti dei 30 milioni di vittime dell’AIDS nel mondo fino al 2013; dove vivono 25 dei 34 milioni di portatori del virus dell’AIDS attualmente nel mondo e più del 90% dei bambini contaminati nel mondo da questo virus, il ché ha portato l’Onu a creare nel 1995 il programma ONUSIDA destinato a coordinare la mobilitazione mondiale contro questa pandemia, senza che a tutt’oggi i mezzi scientifici e di informazione, la cui efficacia è indubbia, siano state mobilitate per determinarne in maniera chiara e sicura la vera origine nonché i meccanismi che hanno causato la diffusione dell’AIDS al fine di combatterlo più efficacemente;

 

 

 

3)             La non ammissibilità scientifica delle tesi che sostengono la trasmissione in Africa, alla fine solo da pochissimi anni, dei virus dell’AIDS e dell’EBOLA all’uomo a partire da certi animali che ne sarebbero invece portatori sani, poiché l’Africa è la culla dell’umanità in cui uomini e animali coabitano da milioni di anni, cioè molto prima della comparsa delle malattie dell’AIDS e dell’EBOLA tra il 1958 e il 1967 rispettivamente, il che orienta indiscutibilmente le ricerche ad attribuire l’apparizione di tali malattie a cause umane, e più precisamente la fabbricazione e le manipolazioni “di armi biologiche di distruzione di massa” di cui l’Africa sub-sahariana risulta alla fine il principale bersaglio e la prima vittima, senza paragone con altre regioni del mondo;

 

 

 

4)             L’attestazione del programma COAST, sviluppato dal regime sud-africano dell’Apartheid tra il 1980 ed il 1994, che consiste nella fabbricazione e nelle manipolazioni “di armi biologiche di distruzione di massa”, rivolte selettivamente contro le popolazioni nere d’Africa, e rappresentato dal Dott. Wouter Basson soprannominato “Dottore la Morte”, come riporta il giornalista francese Tristan Mendès France, nipote dell’ex-Presidente del Consiglio dei ministri francese all’epoca del Presidente René Coty, e amministratore dell’Istituto Pierre Mendès France, nel suo libro Dott. la Morte. Inchiesta sul bioterrorismo di Stato in Sud-Africa, pubblicato nel 2002, che afferma precisamente: “Antrace, Ebola, Sida, Colera, sterilizzazione di massa, veleni chimici etnicamente selettivi, figurano tra le armi ipotizzate dalle autorità dell’Apartheid contro la popolazione nera. Un progetto di guerra biochimica a carattere razzista ampiamente sostenuto dalle potenze occidentali. Messo in piedi nel 1985, il programma militare non è stato apparentemente chiuso che nel 1994, senza che tutte le responsabilità siano state chiaramente stabilite. Fino ad oggi nessuno sa che fine abbia fatto tale tecnologia di morte né in quali mani essa si trovi. Non si sa neppure chi ne potrebbe fare uso”. (vedere la presentazione del libro all’indirizzo

 

 

 

http://www.bibliomonde.com/livre/mort-enquete-sur-bio-terrorisme-etat-en-afrique-du-sud-1403.html). Tristan Mèdes France è anche l’autore del documentario « Dottore la Morte » andato in onda su France 3 nel 2002 (cf. http://www.youtube.com/watch?v=RKGDCnWTWIo), completato dal documentario « Projet Coast : le génocide » diffusosi su Arte nel 2009 (cf. http://www.youtube.com/watch?v=Hme1xB5OfTY);

 

 

 

5)             Gravi accuse che confermano la collaborazione scientifica internazionale di cui ha beneficiato il programma COAST del regime dell’Apartheid, pubblicate dallo statunitense Dott. Boyd E. Graves nel suo libro “State origin: the evidence of the laboratori birth of AIDS” (Origine statale: la prova della nascita in vitro dell’AIDS), pubblicato nel 2001, dove l’autore dimostra tramite innumerevoli documenti ufficiali come, sotto copertura di ricerche sul Cancro, il programma “Special Virus” lanciato il 12 febbraio 1962 dall’Amministrazione statunitense, con la collaborazione di biologi rinomati come il Professore Robert Gallo, il co-scopritore ufficiale statunitense del presunto virus dell’AIDS, ha contribuito alla creazione, alla produzione e all’inoculazione di massa di un “vettore” dell’AIDS in vista della distruzione selettiva e di massa di popolazioni nere in Africa e negli Stati-Uniti (cf. l’articolo “The history and the flowchart of the develppment of AIDS” all’indirizzo :  http://www.deepspace4.com/pages/diseases/pagediseases.htm vedere una traduzione parziale in francese all’indirizzo :  http://historyofnations.org/French/genealogy/aids.html). Sembrano corroborarlo i documenti di prova del documentario “le origini dell’Aids”, diffusosi nel 2004 sul Secondo Canale della televisione belga di espressione francese, il        quale fa emergere esplicitamente il legame tra la sperimentazione, nonostante il monito dell’OMS, su più di un milione di bambini Congolesi, Burundesi e Ruandesi tra 1958 e 1960 del vaccino “Tchate” contro la polio, del Dott. H. Koprowski, a base di reni di scimpanzé, e le prime attestazioni dell’AIDS nel mondo (cf.https://www.youtube.com/watch?v=1So0zWeryUA, commentato in maniera notevole nell’articolo all’indirizzo: http://www.stanleyville.be/documents/Origines%20du%20SIDA.pdf);

 

 

 

6)             Legami sconcertanti, svelati nel 1996 dal ricercatore statunitense Leonard Horowitz, nel suo super documentato libro “Emerging Viruses: Aids & Ebola - Nature, Accident or Intentional?” (tradotto in francese dal titolo “La guerre des virus: Sida et Ebola -Naturel, Accidentel ou intentionnel?”), tra l’OTRAGland, territorio di 100 000 km2 svuotato dalla sua popolazione e attribuito nel 1976 dal presidente zairese Mobutu a una misteriosa società tedesca, OTRAG, la quale si supponeva dovesse lanciare satelliti nell’atmosfera, mentre la NASA non opera che su 331 km2; e d’altra parte le industrie e istituzioni che lavorano nell’ambito della concezione e fabbricazione di armi batteriologiche in seno alla NATO, elementi che dimostrano che AIDS ed EBOLA non sono apparsi in maniera spontanea né sono passati dalla scimmia all’uomo in maniera naturale, sapendo che il virus dell’EBOLA è apparso lo stesso anno del “virus di Marburg”, dal nome di una città tedesca dove esso ha causato nell’agosto 1967 diversi morti tra i laboratoristi che lo manipolavano su delle scimmie, prima ancora di manifestarsi nell’ex-Zaire col nome di “Ebola” nel mese di settembre 1967 (vedere a proposito l’articolo molto edificante di Wikipédia “Laboratoire P4” all’indirizzo http://fr.wikipedia.org/wiki/Laboratoire_P4   che fornisce la lista di diversi laboratori nel mondo, la cui maggioranza ha dei legami con i complessi militari e industriali, quali il laboratorio di virologia dell’Università di Marburg, i Centri di Controllo delle Malattie d’Atlanta (CDC), il laboratorio P4 Jean Mérieux INSERM di Lione, il Centro Internazionale di Ricerche Mediche di Franceville in Gabon, che coltivano “ufficialmente” da decenni dei virus altamente patogeni di classe 4 che generano febbri emorragiche, in particolare il virus dell’EBOLA) ;

 

 

 

7)             La necessità morale di sciogliere il dubbio su tutte queste gravi accuse di concezione e di uso “di armi biologiche di distruzione di massa” e selettive sulla base di un criterio razziale, di porre fine il più presto possibile all’impunità intollerabile di un vero “crimine contro l’umanità” e soprattutto di proteggere le popolazioni prese di mira contro la messa a punto e l’uso “di armi biologiche di distruzione di massa” e selettive sulla base di un criterio razziale il cui potere potrebbe essere ancora più folgorante dell’EBOLA;

 

 

 

8)             La necessità politica e strategica di porre fine il più presto possibile alla mancanza di reazione delle autorità politiche africane, le quali devono agire efficacemente e energicamente a monte sulle cause primarie delle epidemie dell’AIDS e dell’EBOLA in Africa, conformemente all’insegnamento della saggezza proverbiale africana che ricorda che “ogni persona viene trattata a seconda della faccia che presenta, ovvero di come si comporta e di come reagisce”, e conformemente a una legge fondamentale della dinamica nota come la “terza legge di Newton” oppure “principio delle azioni reciproche”, il quale afferma che “ogni azione suscita una reazione di uguale intensità, della stessa direzione ma di senso opposto”;

 

 

 

 

 

A nome della Scienza, noi sottoscritti, scienziati, intellettuali, attori politici o della società civile, richiediamo insistentemente ai più alti responsabili dell’Unione Africana, in particolare della Commissione dell’Unione Africana, di rivolgersi urgentemente al Consiglio di Sicurezza dell’ONU al fine di ottenere la creazione d’urgenza di una “Commissione Internazionale d’Inchiesta sull’origine e la diffusione dell’AIDS e dell’EBOLA”, sotto l’egida del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e dell’Unione Africana, il cui presidente e la metà delle componenti siano nominati dall’Unione Africana, con il fine di istituire, a seconda delle sue conclusioni, un “Tribunale Speciale sull’AIDS e l’EBOLA” per giudicare tutti i responsabili, ideatori ed esecutori, dei crimini sospettati. Ciò s’impone poiché da una parte il Consiglio di Sicurezza non ha stentato a stabilire una commissione di inchiesta internazionale nonché un Tribunale speciale in seguito all’omicidio di undici persone in Libano nel febbraio 2005 e che dall’altra due grandi potenze occidentali erano pronte a bombardare la Siria per il supposto utilizzo di armi chimiche con mille vittime tra marzo e agosto 2013.