A Difesa del Teatro dei Dioscuri al Quirinale.

Il Complesso Monumentale del Teatro Dei Dioscuri al Quirinale è diventato in pochi anni uno dei punti di riferimento del contesto culturale della Capitale. Uno dei posto più ricercati e unna delle location più amate da Artisti, pittori, musicisti, editori, giornalisti, scrittori, scultori etc; un teatro amato dalla critica e dal pubblico di quasi tutto il mondo. Un patrimonio della città Capitale d'Italia, che ha tante gallerie private di assoluto valore e che, ha finalmente trovato in questo splendido luogo, nel cuore pulsante del centro storico di Roma, un punto di riferimento di sicuro prestigio di forte e riconosciuta credibilità internazionale. Per chi studia, per chi fà e per chi ama l'arte contemporanea è diventato il posto del "museo temporaneo" per l'arte contemporanea e per tanti eventi culturali. Una location di prestigio, storicamente già importante, che nell'ultimo anno si è accreditata definitivamente nel contesto culturale dell'Urbe. Bisogna scongiurare, perciò, ogni caduta di attenzione, perché ogni abbandono significherebbe la distruzione di un lunga storia di culture e espressioni d'arte dei nostri anni 2000. Non sarebbe solo un colpo per il mondo nazionale e internazionale dell'arte, ma sarebbe anche, la perdita sostanziale di questo grande scenario per la cultura non solo per la capitale, ma anche per l'Italia, che, mai come oggi, ha necessità di un sistema esteso, disponibile e vicino alla comunità, per favorirne l'integrazione e la convivenza civile. Uno spazio necessario per la promozione, la sperimentazione, la ricerca e lo studio del contemporaneo. Per questo, sottoscriviamo con la nostra firma, per esprimere la nostra stima, la nostra solidarietà e la nostra vicinanza e, nel contempo per rivolgere l'invito a non dismettere il necessario impegno per la salvaguardia e la valorizzazione di questo prestigioso spazio per la cultura, che è innanzitutto dei cittadini di Roma, ma che appartiene anche, a chiunque creda che arte e cultura contribuiscano non solo a far "bella la vita", ma che siano essenziali per la stessa natura dell'uomo. Per questo è necessario continuare a tenere in vita in Italia, in Europa e nel mondo tutti i luoghi deputati alle arti; per testimoniare ai posteri il nostro tempo, senza dover rinunciare all'esplorazione di nuove forme, di nuovi linguaggi e di nuovi valori.


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