Una biblioteca NUOVA per Arezzo

Cari amministratori di Arezzo,

Con questa lettera aperta vorrei parlarvi della biblioteca che vorrei!

La nostra Istituzione Biblioteca Città di Arezzo è un'istituzione che esiste da più di 50 anni, efficiente e ben
gestita, che col suo patrimonio antico tutto il territorio nazionale ci invidia. Qui ci sono svariati servizi,
l'emeroteca, il prestito, il servizio informativo e le postazioni Internet. Le bibliotecarie poi, sono molto
gentili e insieme alla biblioteca sono oramai un'istituzione anche loro! Tuttavia, io non vorrei parlare di
questa nostra biblioteca, ma di qualcosa che ha lo stesso nome benché sia un servizio completamente
diverso, che ha finalità differenti, obbedisce a regole e promuove attività che hanno poco in comune con la
biblioteca di conversazione, è la biblioteca di pubblica lettura, quella che vorrei!
La biblioteca di pubblica lettura e direi anche di pubblica circolazione è quasi sempre un luogo che non
assomiglia ad un palazzo medievale o rinascimentale, pieno di scaffali a magazzino, tavoli e sedie in
legno massiccio: è piuttosto un edificio di vetro e cemento, con poltrone e divani, giardini o terrazze,
una caffetteria piacevole, molto spazio per i bambini, luoghi di incontro per gruppi di lettura, aree di
condivisione per gli anziani, sezioni di narrativa e saggistica a scaffale aperto dove giovani e adulti possano
trovare materiale sulla potatura degli olivi e romanzi di narrativa messicana, vicino ad un film in dvd di
cinematografia americana e ai cd musicali di musica folk irlandese, postazioni gratuite con accesso a
internet per gli stranieri con spazi in cui volontari possano aiutarli nell' apprendimento della lingua e della
cultura italiana.

Vorrei quindi spiegare al sindaco, all'assessore, al presidente, al direttore perchè è necessario concepire
uno spazio nuovo per le esigenze informative della nostra città e come un progetto di questo tipo sia
possibile ovunque, anche in tempo di crisi. Perchè per tutti noi cittadini che viviamo situazioni di difficoltà
economiche e personali, la biblioteca può essere un ancora di salvezza, perchè la biblioteca:

è gratuita, non si paga la tessera di iscrizione e si può prendere in prestito libri, e-book, dvd, cd
musicali, riviste;

è neutrale, perchè non ci sono differenze di sesso, età, colore politico, religioso ecc;

è accogliente, perchè è riscaldata d'inverno, e d'estate, col suo piazzale esterno, si può assistere a
spettacoli per bambini e adulti;

è comoda perchè ci sono le poltrone e posso sfogliarmi l'ultimo numero della mia rivista preferita e
trovare un articolo di un autore che è anche autore di quel romanzo nella sezione narrativa;

è amichevole perchè trovo i miei amici coi loro figli e insieme partecipiamo al racconto di una storia
animata;

è aperta perchè ha orari di apertura comodi e offre la possibilità di usufruire dei servizi qualche
volta la sera e nei fine settimana;

è divertente perchè è uno spazio creativo dove leggere fumetti e un area di ristoro dove prendere
un caffè o un tè solidale!

E potrei continuare...

Ho sentito tante persone, utilizzatori e non utilizzatori della biblioteca, e molti non sono soddisfatti
dell'offerta che questa propone. La nostra biblioteca godrà pure di buona salute, come dicono i sondaggi,
ma se i prestiti sono solo 17.000 all'anno e gli utenti non vivono la struttura come uno spazio proprio (sono importanti i prestiti quanto le presenze), allora ci vuole un rinnovamento!

"La cultura ha bisogno di infrastrutture che allarghino lo spazio mentale dei cittadini, la loro capacità di
accedere ad esperienze ricche e complesse, favorendo la partecipazione culturale e politica. Si sfugge alla
rovina economica e sociale solo costruendo una società che pensa e che ama pensare. I sindaci hanno la
responsabilità di lavorare per il futuro del loro territorio, quindi devono non solo evitarne il degrado ma
arricchire la dotazione di infrastrutture culturalmente durevoli" (Antonella Agnoli in Caro sindaco, parliamo
di biblioteche)

INAUGURAZIONI in TOSCANA: Basta seguire l'esempio di molte delle vicine città toscane: la Biblioteca delle Oblate di Firenze e la Biblioteca San Giorgio di Pistoia inaugurate nel 2007, la Biblioteca Lazzerini di Prato e la biblioteca di Scandicci inaugurate nel 2009, e anche la BiblioteCaNova Isolotto è stata inaugurata nel dicembre 2009, per riunire in un unico luogo i servizi bibliotecari del Quartiere 4 di Firenze che ha anche un servizio di Bibliobus, la biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino inaugurata nel 2010, la recente inaugurazione (7 marzo 2012) della biblioteca comunale a San Michele degli Scalzi a Pisa, la recentissima inaugurazione della Biblioteca Giovanni Gronchi di Pontedera il 12 Aprile 2014, e la prossima inaugurazione dei nuovi spazi della Biblioteca comunale di Massa Marittima e il 3 maggio quella di Ginestra, il nuovo centro culturale con biblioteca comunale di Montevarchi (AR).


Adesso manca la Biblioteca NUOVA di Arezzo!

Grazie per l'attenzione!