mare delle Falesie di Duino (Ts) libero a canoe e nuotatori

PETIZIONE per mantenere il libero accesso, via mare, delle Falesie di Duino, a nuotatori e imbarcazioni senza motore anche entro i primi 60 metri dalla riva

La presente petizione vuole portare all’attenzione delle amministrazioni Comunali di Duino e di Monfalcone, delle amministrazioni Provinciali di Gorizia e di Trieste, del Presidente Regionale CONI on. Giorgio Brandolin, del Presidente Regionale FICK Sergio Soranzio, della Giunta Regionale, della Presidente Regionale on. Debora Serracchiani, le seguenti argomentazioni.

L’esteso coinvolgimento di amministrazioni si spiega  perché il tratto a mare delle Falesie di Duino viene “navigato, ammirato, respirato, fotografato e nuotato” da gente di ogni Comune, Provincia, Regione e anche da persone che vengono da altri paesi.

La petizione nasce dalla volontà di sensibilizzare gli amministratori che prenderanno in esame il regolamento della futura “Riserva Naturale Regionale Falesie di Duino”, presentato in Consiglio Comunale di Duino-Aurisina dal Consigliere e Presidente della seconda Commissione Sig. Maurizio Rozza, e in attesa di proseguire con l'iter deliberativo e di fattibilità.

Motivazioni

Con le misure previste dal Regolamento Comunale si obbligherebbero i nuotatori,  i seawatchers, Kayakers e tutti i piccoli natanti a remi e imbarcazioni senza motore, a nuotare/pagaiare/remare oltre i 60 m dalla costa; con la petizione vogliamo evidenziare che il poter nuotare o pagaiare vicino alla costa è una questione di sicurezza, anche psicologica, corredata dal piacere di poter osservare e fotografare le Falesie da vicino, senza arrecare danno o disturbo alcuno. Peraltro riteniamo che il divieto imposto sia del tutto fuori luogo, dal momento che si sta pensando di istituire/regolamentare una riserva di 1800 metri e non un Parco Marino, peraltro vicinissimo all'innaturale e cementato Portopiccolo di Sistiana. Tanta solerzia stride un po' con i progetti di cementificare la Costiera; si intraprendono grandi opere ad alto impatto ambientale e s'impedisce di nuotare e pagaiare silenziosamente?

Questo delle Falesie di Duino è il tratto più bello e selvaggio della costa triestina e  crediamo sia piu istruttivo poterle ammirare dal vivo, proponendo un turismo responsabile, piuttosto che vederle solo virtualmente su YouTube. Crediamo inoltre che nei 1800 metri delle Falesie di Duino, con le loro pareti verticali, le probabilità di arrecare danni o disturbi alla futura Riserva, sia praticamente nullo dal momento che fa più rumore un gabbiano di un nuotatore o canoista.

Ogni forma di passaggio a "propulsione umana" dovrebbe essere la benvenuta e grandemente incentivata, poichè la presenza umana senza l’utilizzo di inquinanti non nuoce alla salute della terra e degli animali e l'uomo ha il diritto di vivere e imparare a vivere nel suo ambiente naturale, per poterlo conoscere, amare ed apprezzare, per se stesso e per i suoi figli.

Riteniamo pertanto ragionevole che la regola che vieta il passaggio di imbarcazioni entro i primi 60 mt dalle Falesie, resti applicata alle sole imbarcazioni a motore, rumorose e inquinanti per eccellenza, (come già prevedono le Ordinanze sulla sicurezza, con i 100 mt per le pareti a picco o i 200 mt del regolamento futuro)

CON QUESTA PETIZIONE I SOTTOSCRITTORI CHIEDONO

CHE LA FUTURA RISERVA DELLE FALESIE DI DUINO CONTEMPLI LA POSSIBILITA’ PER I NUOTATORI, GLI AMANTI DEL SEAWATCHING E LE IMBARCAZIONI A REMI (CANOE, KAYAK DA MARE, SUP, E OGNI ALTRA PICCOLA IMBARCAZIONE SENZA MOTORE), DI ATTRAVERSARE LE SUE ACQUE ANCHE ENTRO I PRIMI 60 METRI DALLA COSTA.

Foto E. Rigatti