Per un giusto funzionamento delle biblioteche

Già l’estate scorsa si erano levate proteste per i ritardi nella riapertura delle biblioteche comunali, adesso vediamo aggiungersi ulteriori disagi ad una situazione già critica. Così noi, un gruppo di utenti, di cittadini, pensiamo che sia arrivato il momento di far sentire la nostra voce e di far valere i diritti non solo nostri, ma di tutta la comunità. Noi siamo convinti che la chiusura delle biblioteche, seppur parziale, sia un danno enorme per tutta la cittadinanza. Una biblioteca non è solamente un edificio in cui conservare i libri - anche se questa funzione da sola basterebbe a motivarne l’importanza -, ma rappresenta, per la città, un luogo di aggregazione, un rifugio e una risorsa per lo sviluppo della propria persona: un presidio culturale di inestimabile valore.Riteniamo che sia compito di tutta la comunità, e a maggior ragione dei rappresentanti eletti, prendersi cura e tutelare i luoghi condivisi, a cui tutti i cittadini devono avere accesso senza ostacoli di sorta. Le biblioteche rappresentano quindi, ad oggi uno dei pochi posti rimasti in cui, quanto detto sopra, è possibile e in cui le persone non devono consumare per potersi incontrare.Siamo consapevoli delle difficoltà che abbiamo dovuto fronteggiare quest’anno, perciò comprendiamo le limitazioni che sono necessarie per preservare la salute di tutti: ogni utente della biblioteca si impegna quotidianamente a rispettare queste regole, tuttavia ci sono alcuni vincoli che ci mettono in difficoltà e che non sembrano legati alla pandemia in corso: le sedi di Marina di Carrara e di Avenza sono aperte alternativamente e, da qualche settimana, sono chiuse tutti i pomeriggi. Ciò complica molto le cose a chi fa utilizzo quotidiano delle biblioteche, che si trova costretto a spostarsi costantemente, esponendosi, tra l’altro, a una più elevata possibilità di contagio.La motivazione addotta dall’amministrazione per questo malfunzionamento è la riduzione del personale: alcuni membri sono andati in pensione, mentre altri sono stati designati a mansioni di aiuto sociale sul territorio. Per quanto siano motivazioni valide e condivisibili non è accettabile che non si sia fatto niente per mantenere la continuità nel servizio: date le condizioni già critiche in cui versa il sistema bibliotecario risulta necessario integrare nuovo personale. Sappiamo che l’assunzione di nuovi membri dello staff è una procedura con determinati obblighi burocratici, dovuti all’emissione dei bandi, ad esempio, ma ci sembra al contempo impossibile che non esistano soluzioni alternative per mantenere attivo il servizio. La paura è che questo sia solo il preludio di ulteriori e peggiori provvedimenti. Dunque, è importante vigilare.Quindi chiediamo che le biblioteche non vengano sacrificate, soprattutto in un momento così complicato. Chiediamo che siano presi provvedimenti affinché questo bene prezioso non deperisca ma al contrario torni ad essere un fulcro della vita sociale della nostra città.Chiediamo infine a tutti gli interessati al futuro della biblioteca di firmare questa lettera, per dare voce a un disagio che, come spesso accade, non riesce ad essere espresso e per dimostrare che questo tema sta a cuore a una città che ha bisogno della cultura.


UTENTI DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI CARRARA    Contatta l'autore della petizione