Scuola: lettera al Presidente Bardi e al Sindaco Verri
Egregio governatore Bardi, gentilissima sindaca Verri,
siamo un gruppo di genitori di Pisticci e Marconia che avverte la necessità di esprimere la propria opinione riguardo l’eventuale riavvio delle attività didattiche in presenza e lo facciamo facendo nostre e condividendo i contenuti delle lettere già inviate alla Regione Basilicata dai genitori di altri comuni lucani, a partire da Tricarico e Policoro.
In un momento così difficile e delicato e prima di adottare scelte che potranno avere ripercussioni anche pesanti sulle famiglie e sulle comunità, riteniamo sia necessario tener conto delle opinioni dei genitori, che siano essi favorevoli alle attività scolastiche in presenza, piuttosto che alla DaD o alla DID. In quest’ultimo caso, facciamo nostra la volontà di parlare con una sola voce.
Siamo estremamente preoccupati per l’attuale andamento dell’epidemia da Covid-19 in Basilicata dove, contrariamente ad altre parti del Paese, si stanno registrando numeri in crescita e senza precedenti. Esattamente quanto sta accadendo a Pisticci.
Riguardo alle scuole, la Ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, continua ad affermare che queste siano il luogo più sicuro, senza considerare le evidenti differenze dei nostri edifici scolastici rispetto a quelli esteri. Per non parlare degli impianti di aerazione, che in questo momento rischiano di rappresentare il veicolo numero uno di diffusione del virus.
Nel momento di grande emergenza in atto e andando incontro alla stagione invernale, trascorrere in classe dalle cinque alle otto ore giornaliere con le finestre aperte per garantire un minimo ricambio d’aria assolutamente necessario, rischierebbe però di comportare raffreddamenti che potrebbero facilmente essere confusi con sintomi Covid, scatenando il panico delle famiglie e facendo andare in tilt il sistema di tracciamento già ad oggi in difficoltà.
In un Paese Italia in cui i principi del diritto alla salute e allo studio sono sanciti e tutelati dalla Costituzione, in questa condizione emergenziale riteniamo che tenere a casa i nostri figli garantisca una sicurezza per loro, per le famiglie e quindi per l’intera comunità, a partire da quelle categorie fragili che dallo scorso mese di marzo stanno pagando un prezzo altissimo a questa pandemia. Nonostante le difficoltà oggettive che nessuno vuole nascondere, riteniamo che la DaD stia tutelando il diritto allo studio e se è vero che l’orario scolastico non è coperto al 100%, è anche vero che di fronte alla salute, sacrificare quella percentuale mancante assume un valore inestimabile, considerando soprattutto che questo sacrificio è limitato al periodo necessario a far abbassare i contagi.
Dopo tutti gli sforzi fatti in questo periodo (in cui le famiglie in difficoltà sono state aiutate dalle scuole con pc e tablet e in cui ai ragazzi più bisognosi è stata comunque garantita l’attività in presenza) sarebbe a nostro parere irragionevole far rientrare tutti gli studenti negli istituti scolastici.
In quanto genitori, noi chiediamo che ci venga concessa la possibilità di scegliere di continuare ad avvalerci della DaD, auspicando un miglioramento generale della curva epidemiologica dopo le festività.
Laddove ci si ostini nel riavvio delle attività didattiche in presenza per tutti, noi genitori di Pisticci e Marconia chiediamo al governatore della Basilicata e al sindaco di Pisticci garanzie di sicurezza, che andrebbero a tutelare non solo i nostri figli ma l’intera comunità. Tali garanzie passano necessariamente da una immediata e preventiva organizzazione di screening e dalla certificazione da parte del personale sanitario addetto della possibilità di utilizzare gli impianti di aerazione per il riscaldamento, in un momento di pandemia.
Nel ringraziare per l’attenzione e con la speranza di un immediato riscontro, auguriamo buon lavoro.
I sottoscritti cittadini
Elena Martino, rappresentante dei genitori, Marconia di Pisticci Contatta l'autore della petizione