Firma per salvare lo Zoo di Napoli

L'ordinamento legislativo italiano conferisce ai cittadini il diritto di ricorrere allo strumento della petizione popolare all'art. 50 della Costituzione:

« Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità »

Lo zoo di Napoli è un giardino zoologico italiano.

Lo zoo nasce nel 1940, ma a causa della Seconda Guerra Mondiale viene aperto permanentemente al pubblico solo nel 1949, grazie a Franco Cuneo e Angelo Lombardi, nell'area della Mostra d'Oltremare, nella zona partenopea di Fuorigrotta, lo zoo ospita numerose specie animali, anche in via di estinzione, come le capre napoletane.

Nell'area dello zoo è visibile inoltre il tratto di una strada risalente al periodo romano. Uno dei primi zoo italiani ad aprire i battenti, verrà considerato per tutta la seconda metà del '900 un luogo ideale per ricerche scientifiche, assumendo fama in tutta Europa, dato che ospitava decine di specie animali a rischio di estinzione nel loro habitat naturale. Negli anni novanta inizia per lo zoo una fase difficile della sua storia: sarà l'inizio della fine. L'area verrà colpita da abbandono e degrado ed a causa dei debiti della società che lo gestiva, lo Zoo di Napoli chiude i battenti nel settembre 2003. Subito dopo la chiusura si registra nello zoo una moria di animali a causa della mancanza di cibo, spazi e acqua. L'area riapre solo in parte nel 2005 in uno stato di totale degrado. Lo zoo, con la collaborazione della facoltà di Medicina Veterinaria, si impegna per la conservazionee della capra napoletana, specie a rischio di estinzione. E' in atto una procedura fallimentare.

LA SITUAZIONE È AGLI SGOCCIOLI – Il 31 gennaio scadrà l’ultima proroga concessa dal Tribunale per curatela fallimentare e se entro questa data non vi saranno accordi per il subentro di una nuova società, i 70 dipendenti saranno licenziati mentre il futuro degli animali sarà quanto mai incerto. «Restano pochi giorni – spiegano i dipendenti in assemblea – sia per noi che per gli animali. Vorremmo sapere le istituzioni cosa stanno facendo e perché siamo dovuti arrivare a questo punto. Una sola società ha fatto una proposta per le due strutture, la Brainspark, ma pare che non ci sia stato un accordo con la proprietaria dei suoli, la Mostra d’Oltremare, per il canone di affitto».

Noi possiamo fare la differenza...Chi di noi da bambino non è andato allo zoo di napoli? E quanta felicità ci hanno saputo dare quegli animali, perchè si sa con gli occhi di un bambino è tutto più bello...Adesso siamo cresciuti, apriamo gli occhi ed uniamoci per fare qualcosa per questi animali....