Ricostruire la Città della Scienza di Napoli


Ospite

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2013-03-10 02:47

L'importanza di luoghi come Città della Scienza non risiede nell'essere per le famiglie un'alternativa intellettualistica alle domeniche nei grandi magazzini, e nemmeno nell'offrire alle scolaresche il pretesto per passare qualche ora lontane dai banchi di scuola, grazie allo svago di una gita con la classe. I centri di diffusione del sapere, soprattutto di quello scientifico (planetari, musei della scienza, acquari…) rappresentano uno dei rari, rarissimi luoghi in cui il pubblico adulto ha modo di scoprire l'esistenza degli innumerevoli meccanismi che si celano dietro a questioni che lo coinvolgono quotidianamente. Risparmio energetico, prevenzione delle epidemie, global warming… sono tutti slogan dietro ai quali si cela un immenso intreccio di conoscenze, appannaggio spesso di pochi (in proporzione alle persone coinvolte da questi temi) individui specializzati. Rinunciare a una realtà come quella che solo settimana scorsa sorgeva sul golfo di Napoli significa privare il palcoscenico di un attore capace di tradurre questioni complesse in un linguaggio comprensibile a tutti, contribuendo in tal modo a formare un pubblico consapevole, e di conseguenza, libero.