Istanza del personale tecnico-amministrativo del Consiglio Nazionale delle Ricerche

Il personale tecnico-amministrativo del Consiglio Nazionale delle Ricerche chiede agli organi di governo dell’Ente un maggior riconoscimento e valorizzazione del merito professionale, al fine di creare un sistema che premi il talento e l'impegno, e che allo stesso tempo riconosca l'esperienza come un valore aggiunto, che non si trasformi in competitività ‘selvaggia’ a discapito dei più deboli, ma contempli invece nuovi meccanismi di miglioramento delle condizioni lavorative.
Come indicato in alcuni dei punti già inviati al CdA (rif. Consiglio di Istituto CNR-ISTI 24/11/2021 ), le azioni richieste all’Ente e indicate nel seguito potrebbero realizzare quanto espresso e determinare un vantaggio sia per il singolo dipendente che per l’organizzazione tutta. In particolare, auspichiamo che sia posta l’attenzione da parte degli organi di governo dell’Ente sui punti che seguono.

Questioni inerenti all’attuale situazione lavorativa:

  1. riconoscimento della pensionabilità dell’intera indennità di ente mensile (ART.44 C.4 CCNL 71096 di T&A), come stabilito dalla Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 22389/18; depositata il 13 settembre, e sentenza con sentenza 15 maggio – 13 settembre 2018, n. 22389, che stabilisce che “ogni prestazione retributiva continuativa costituisce retribuzione pensionabile”, così come riconosciuto per altre categorie di lavoratori pubblici dal 1996 per le loro caratteristiche di fissità e continuità e ribadito anche per altre categorie di lavoratori pubblici (DPR 5 NOVEMBRE 2004 N. 301), per altre ancora sono state conglobate le indennità nello stipendio base (vedi ricercatori e tecnologi). Questo riconoscimento si rende ancor più necessario in quanto, con l’entrata in vigore della nuova legislazione le pensioni con il metodo contributivo saranno nettamente inferiori a quanto percepito a livello stipendiale, in questo scenario, la non pensionabilità delle competenze accessorie, presenti nella retribuzione del personale T&A e pari a circa un quinto dello stipendio base, influenzerà negativamente portando ad un montante ancor più ridotto.
  2. Riunificazione delle norme contrattuali relative alle sezioni I e II del CCNL attualmente in vigore che evidenziano le differenze di trattamento tra dipendenti in servizio, con riferimento particolare ma non esclusivo a:
    a) espletamento e rispetto dei tempi di effettuazione dei concorsi per il passaggio di livello del personale T&A coerentemente con quanto previsto nel CCNL;   
    b) riconoscimento dell'anzianità giuridica e del relativo trattamento economico dal 1° Gennaio 2023 per gli artt. 53 e 54, e dal 1° gennaio del 2017 ai Collaboratori di Amministrazione vincitori del precedente concorso;
    c) stanziamento di maggiori risorse finanziarie per ogni concorso ex art. 53 e 54;
    d) scorrimento di tutte le graduatorie dei concorsi, con particolare riferimento a artt. 53 e 54, ex art. 42 per l'indennità di valorizzazione professionale ( rif. Prot. 205082 del 03/07/2023 graduatoria riformulata in data 19 aprile 2023), e art. 22 D.LGS. 75/2017), anche in funzione dei posti resi disponibili per pensionamento;
    e) in riferimento ai concorsi in atto, per gli artt. 53 e 54 scorrimento in percentuali equivalenti agli altri profili (rif. resoconto della riunione del CdA del giorno 19 dicembre 2023: “10.3  INCREMENTO DELLE POSIZIONI PROCEDURE SELETTIVE EX ART. 54 - Il CdA ha autorizzato l’ampliamento di ulteriori 105 posizioni alla procedura selettiva indetta, con prot. n. 0054641 del 23/02/2023, ai sensi dell’art. 54 del CCNL 21.02.2002 e s.m.i., come modificato dall’art. 8 del CCNL 07.04.2006” - Nel caso di T&A lo scorrimento è stato autorizzato per circa il 15% rispetto ai posti messi a concorso in totale, mentre per gli articoli 15 lo scorrimento ha riguardato un numero di posti di almeno il 27%).

Questioni riguardanti l’evoluzione contrattuale:

  1. mantenimento di un unico ordinamento del comparto della ricerca per tutto il personale attuale ( ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi) e aggiunta dei profili T&A nella sezione “Valorizzazione del merito e sviluppo delle carriere” nel prossimo CCNL;
  2. armonizzazione delle percentuali di salario accessorio e stipendio base di T&A a quelle dei R&T, affinché le differenti professionalità e di livello non costituiscano irragionevoli disparità di trattamento;
  3. maggiori fondi e aumento del numero di posizioni a concorso per l'arruolamento di nuovo personale T&A, anche per riequilibrare le disparità non solo dovute alla diminuzione delle risorse umane in servizio del comparto T&A CNR ma anche rispetto agli altri enti di ricerca (rapporto tecnici+amministrativi su ricercatori+tecnologi = 0.63 nel 2016, 0.99 escludendo il CNR, calato dal 1,09 del 2014 come risulta anche dal rapporto biennale ANVUR 2018 Tab. II.7.1.3 https://www.anvur.it/wp-content/uploads/2019/01/ANVUR-Completo-con-Link.pdf);
  4. creazione di un livello superiore (“esperto”) rispetto agli attuali livelli apicali di tecnici e amministrativi, cui si acceda tramite concorsi interni con diploma di istruzione secondaria di secondo grado, in cui sia prevista una assegnazione di punteggi per i titoli di studio superiori, qualifiche professionali e iscrizione ad albi, alla stregua dei concorsi attualmente in corso;
  5. adozione di nuove misure volte a superare il fenomeno del sottoinquadramento;
  6. Per quanto concerne il regolamento dell’Ente, presenza di rappresentanti del personale T&A in tutti gli organi di rappresentanza e in proporzione al numero/percentuale di dipendenti (normalmente quando si crea una sproporzione questa va a compensare le categorie meno numerose, non viceversa);
  7. incremento delle risorse dedicate alla formazione e aggiornamento professionale tecnica e amministrativa, notevolmente ridotte nel corso degli anni; diversificare le modalità di assegnazione dei fondi e reintroduzione dei concorsi per accedere ai fondi di formazione individuale;
  8. riconoscimento del buono pasto nei giorni di lavoro agile come già accreditato in altri enti;
  9. adeguamento del trattamento in missione rispetto ai costi attuali per tutto il personale della ricerca.

Il personale tecnico e amministrativo del Consiglio Nazionale delle Ricerche

(Sono state già raccolte altre adesioni, al momento quelle non sono conteggiate online )


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