A Sua Santità LEONE XIV: sostegno alla supplica di Padre Natale Santonocito
Alla cortese attenzione di Sua Santità Papa Leone XIV
Santo Padre,
ci permettiamo di sottoporLe la supplica di Padre Natale Santonocito che si rivolge a Lei con umiltà filiale e totale devozione all’Istituzione papale: https://www.youtube.com/watch?v=Ok2vUrZ-9Ws&t=3s
Il sacerdote, nel suo intervento pubblico dell’8 dicembre 2024, aveva rilevato fatti oggettivi di assoluta gravità, come Lei stesso, da fine canonista, potrà constatare.
Rimettendoci alla Sua benevolenza, Le riproponiamo di seguito il testo della lettera di Padre Santonocito pregandoLa di accogliere la sua supplica.
Con i sensi del nostro più profondo rispetto,
Dott. Andrea Cionci e seguenti firmatari
LA LETTERA DI P. NATALE SANTONOCITO
“Santità, sono un sacerdote della diocesi di Palestrina. Dopo anni di preghiera, di studio e di severo discernimento, il giorno 8 dicembre 2024 mi sono finalmente deciso, come già altri sacerdoti prima di me, a manifestare pubblicamente alcuni fatti riguardanti le dimissioni di Papa Benedetto XVI, da me intese come atto di sede impedita e non di vera abdicazione: https://www.youtube.com/watch?v=a6Qtd90KT5A .
Ho denunciato le ambiguità presenti nel testo della Declaratio, l'oggettiva manipolazione del testo originale proferito dal Santo Padre (variazione della parola commissum in commisso) e la conseguente usurpazione della Cattedra di Pietro da parte di colui che considero con certezza morale un antipapa: Jorge Mario Bergoglio.
Il mio vescovo, Mons. Mauro Parmeggiani, mi ha notificato il 26 settembre 2025 un decreto di dimissione dalla stato clericale, datato 3 luglio 2025, (prot. N. ) per il presunto delitto di scisma. Non ho voluto firmarlo, non per ribellione, ma perché non mi riconosco in tale colpa: non ho mai rifiutato l’autorità del Sommo Pontefice, né ho mai rinnegato alcuno dei dogmi della Fede cattolica.
Ho cercato soltanto - nel mio piccolo - di fare ciò che un sacerdote deve compiere per la salvezza delle anime, come nella storia della Chiesa fecero grandi santi (San Bernardo di Chiaravalle, S. Caterina da Siena, San Galdino…) e fedeli durante i tempi dolorosi delle usurpazioni e degli antipapi. Proprio per rispetto e amore verso il Papato mi sono deciso a questo difficile passo.
Santità, la mia fiducia in Lei nasce dal Santo Padre Benedetto XVI, che, pur vivendo in sede impedita, non ha mai abbandonato la Chiesa, ma l’ha custodita e protetta. Così, a fronte della progressiva emersione di varie evidenze, nella mia coscienza considero sempre più plausibile la possibilità che, alla morte di J.M. Bergoglio, sia stato validamente convocato un piccolo conclave deliberativo, formato dai soli 25 veri Cardinali, dal quale è scaturita la Sua elezione.
Per questo, con rispetto e stima, riconosco in Lei il possibile legittimo successore di Benedetto XVI. Tuttavia, come figlio che non vuole ingannare né se stesso né la Chiesa, sento nel cuore uno scrupolo doloroso: la Sua legittimità, per me, rimane ancora dubbia. Non perché io voglia resisterLe, ma perché, finché non verranno mostrati chiaramente i documenti e le prove che attestino la validità della Sua elezione da parte dei soli legittimi cardinali elettori, la mia coscienza rimane tormentata.
Con Papa Francesco avevo certezza assoluta della sua illegittimità; con Lei, invece, non ho questa certezza, ma rimane un dubbio che mi ferisce interiormente.
Santità, nonostante questo, Le manifesto il mio affetto e la mia sincera apertura. La stimo, confido nel Suo discernimento e nella Sua paterna guida. Spero che con l'aiuto della Chiesa questi miei scrupoli possano dissolversi, così che io possa aderire senza esitazione alcuna alla Sua Persona come al vero e legittimo Romano Pontefice.
Con cuore riverente e filiale, oso implorare da Lei la sospensione della pena canonica che mi è stata inflitta, almeno fino a quando non verrà fatta piena luce sulla successione del 2013 e sulla missione che papa Benedetto XVI ha portato avanti fino alla sua morte.
Santità, io ho agito sempre in buona fede, con retta coscienza e con timore di Dio, credendo di servire la verità e il bene delle anime. Metto tutto nelle Sue mani, certo che Ella saprà valutare con giustizia e carità la mia situazione.
Con umiltà filiale professo la mia fede cattolica e apro la mia coscienza davanti alla Persona Vostra, sperando di potermi affidare presto e interamente alla paterna cura del sicuro Sommo Pontefice".
Natale Santonocito
Andrea Cionci Contatta l'autore della petizione