Sostieni chi si oppose e si oppone al regime sanitario-vaccinista

Vergognosa e intollerabile la sordità del ministro della Sanità italiano, Schillaci, rispetto all'incredibile sequela di informazioni che provengono dall’America post Covid, riguardo ai farmaci indicati da Robert Kennedy jr ritenuti responsabili di gravi malattie, o piuttosto curativi, e rispetto alle scoperte avvenute in tema di vaccini.

Schillaci è sordo a queste scoperte e denunce, che possono significare il salvare la vita di milioni di persone, e spietati sono i vari partiti politici parlamentari, compresi quelli di centrodestra, i quali, nel momento in cui qualcuno esce fuori dal "seminato" esprimendo dubbi o facendo emergere scomode verità, non tardano a metterlo alla gogna, a confinarlo in qualche angolo, togliendogli anche eventuali cariche assegnate. E’ il caso, recentissimamente, di Federica Picchi in Lombardia. A lei va la nostra solidarietà, certo, come va a tutti coloro che si sono opposti alla narrativa Covid e vaccinale e che vengono perseguitati dalla giustizia e dalla politica non solo sorda, ma anche complice.

La privatizzazione che ha in mente Fontana degli istituti ospedalieri in Lombardia, erodendo posti letto al pubblico per darli al privato, così come la chiusura di punti nascite e pronto soccorso ovunque, l’ennesima campagna vaccinale anti Covid lanciata dal governo e la stigmatizzazione di chi si oppose al regime sanitario sono la dimostrazione di una malafede nell’agire politicamente e di una volontà di governo e istituzioni, non solo di silenziare chi osa dissentire, ma anche di non agire per il bene del proprio popolo.

Per questo lanciamo una raccolta firme indirizzata al ministro della Sanità e al Governo per dire loro che chi combattè il 9 ottobre 2021 e rischia otto anni e mezzo di carcere da innocente solo per essersi opposto al Green Pass (come il leader di Forza Nuova Roberto Fiore), chi solleva dubbi sulla bontà dei vaccini e chi non volle piegarsi a un regime che si è scoperto oggi avere morti sulla coscienza, non può essere messo alla gogna o, addirittura, in carcere, ma merita, almeno, le scuse, un tributo al coraggio e il diritto alle liberte che potrebbe essere, un domani, ingiustamente sottratte.

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