Per il diritto alla conoscenza delle proprie origini

#24: -  

 salve

sono anch'io un'adottata (clASSE 3.12.64  Firenze)e sto seguendo il lungo iter burocratico presso il TdM per conoscere NON mia madre (sono una n.n.) ma la mia gemella. Non ho rancori,solo questo gran rimpianto di non aver condiviso questa vita con questa sorella cui penso da sempre (cioè dai 14 anni quando ho appreso il mio status di adottata)

Buona fortuna a tutti

Mi auguro che questa legge venga FINALMENTE cambiata, perchè è un diritto inalienabile di ogni essere umano conoscere le origini della propria VITA e poi perchè così almeno tante persone strane e morbose (attenzione ad una certa Rosella) che non c'entrano con le adozioni possono finirla di divertirsi con i sentimenti privatissimi del figlio adottivo adulto che si mette alla ricerca discreta delle SUE risposte, purtroppo esiste anche tanta gente cattiva e sadica che con detto e non detto si frappone in questi percorsi,che la VERITA' venga a galla in modo privato e tutelato per gli adulti e per le madri o fratelli di origine, in modo legale e lineare, senza che estranei senza vergogna si impiccino senza intelligenza e senza un briciolo di umano buon senso, giocando con tale ferita nelle altrui vite. Occhio a chi vi fidate, con chi parlate di una questione tanto importante e cosa pubblicate sul web. La ricerca fai da te ed il segreto alla base della legge desueta sul nome della madre espongono il figlio adottivo, che è persona come tutte, un adulto che da bambino ha subito semplicemente un provvedimento legale, a incappare in gente poco seria, che non ha rispetto. Con una legge nuova, con una mediazione delle autorità tra adottato adulto e famiglia biologica, tutto invece sarebbe regolato in modo privato e discreto, evitando una esposizione all'esterno: tv, web, etc. e questo proteggerebbe meglio la vita e la privacy della persona che vuole intraprendere il percorso, madre, figlio o fratelli che siano, senza gente esterna che va ficcare il naso, vai a capire poi il perchè, dato che spesso non c'entra poi nulla.