No alla riapertura al CULTO della Chiesa della TRINITA' a Potenza

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MIMMO55

#35

2012-04-26 14:06

Claps/ Lettera fratello: Sembra quasi che nessuno volesse trovarti - Gildo scrive alla sorella ritrovata morta dopo 17 anni.

“Sai sorellina, sembra quasi che nessuno volesse trovarti ma che tanti sapessero dov’eri“. Scrive così Gildo Claps in una lettera diffusa oggi agli organi di informazione e indirizzata idealmente alla sorella Elisa, scomparsa nel 1993 ed i cui resti sono stati ritrovati lo scorso 17 marzo nel sottotetto della chiesa della Trinità a Potenza. “Stavolta un rimprovero devo proprio fartelo – scrive Gildo – ma come ti è venuto in mente di farti ammazzare proprio in chiesa, e in quella chiesa per giunta; e come se non bastasse te ne sei stata lì per 17 anni invece di prendere le tue poche cose e allontanarti con garbo ed in silenzio fino farti inghiottire per sempre dalle nebbie del tempo. Ti rendi conto che così facendo hai messo in imbarazzo tutti?“. Poi si rivolge agli investigatori e scrive: “Pensa adesso a quel povero magistrato e ai poliziotti che hanno indagato, pensa poverini a quante cose dovranno spiegare; come faranno a far capire alla gente che non sono mai entrati in quella chiesa a cercarti se non dopo tanti anni e peraltro senza trovarti. Hai messo in difficoltà anche noi che dobbiamo chiarire come mai a poche ore dalla tua scomparsa, ci precipitammo in chiesa ma non riuscimmo a salire fin sopra perchè le chiavi di quella porta le aveva solo il parroco che in quel momento non era presente. Capisci, adesso dovremo spiegare come mai due ragazzi e pochi amici avevano avuto l’intuizione di andare a guardare lì, e investigatori di provata esperienza se ne sono semplicemente dimenticati“. Non manca il riferimento a Danilo Restivo, l’ultima persona che avrebbe visto in vita Elisa e l’unico indagato al momento dalla procura di Salerno: “Sorellina mia, dovevi incontrarti proprio con Danilo quel giorno? Hai messo di nuovo in difficoltà quel bravo magistrato e ancora una volta noi stessi. Ti rendi conto che abbiamo dovuto scavare nel passato di quel povero ragazzo, far venir fuori tutta una serie di episodi spiacevoli che lo riguardavano? Ci hai costretto ad accusarlo fin dal primo giorno ma con l’intuizione dei grandi investigatori ci diedero dei pazzi, NOI. E poi era pur sempre il figlio del direttore della Biblioteca Nazionale, un notabile amico di notabili, dico io, non potevi incontrarti con il figlio di un operaio in cassa integrazione?” Gildo Claps elenca anche le “mancanze” degli investigatori dell’epoca che ora “dovranno spiegare il motivo per cui non andarono ad interrogarlo quel giorno stesso, non sequestrarono i suoi vestiti, non acquisirono i tabulati telefonici” e ricorda i “depistaggi” come la segnalazione, fatta da un avvocato di uno degli indagati, che Elisa si trovasse in Albania. Infine Gildo fa riferimento ai sacerdoti della Trinità che sembra sapessero dei resti umani nel sottotetto già dal mese di gennaio: “Il vescovo, il parroco, il vice e giù fino all’ultimo anello della catena sono ora costretti a spiegare come, quando, chi. E già, sarebbe stato tutto così semplice, lineare, se fosse stato vero che un’impresa edile, nell’effettuare lavori di riparazione, avesse casualmente scoperto il tuo corpo. Invece no, tutto complicato in questa maledetta faccenda e ancora una volta tutto così imbarazzante. Il vescovo dice di non sapere, il parroco sfida chiunque a dimostrare che lui sapesse, il vice sapeva ma se n’era dimenticato. Oggi sorellina rischi di mettere in imbarazzo la parte buona di questa città, quella che non si è mai arresa, quella che si è stretta intorno a te e ha pianto con noi, quella che gridava verità e giustizia, quella che ripudia i compromessi, il quieto vivere, le consorterie e gli intrallazzi, quella che ha il coraggio di chiedere conto a tutti, che siano uomini di chiesa o di potere“. E rivolgendosi sempre alla sorella morta all’età di 16 anni, Gildo conclude: “Ti lascio, ma solo per il momento, e stai tranquilla, i tuoi cari non mollano, non temono la verità e se ne fregano di quanti imbarazzi possano ancora creare, la vergogna è solo la loro, noi siamo gente perbene“.

Risposte

GIANNY

#152 Re:

2012-07-08 23:10:24

#35: MIMMO55 -  

 CIAO GILDO SONO ANNI CHE SEGUO QUESTA MALEDETTA VICENDA....TI SONO SEMPRE STATO VICINO E NON SAI QUANTI PIANTI....MI SONO FATTO....NON TI HO MAI CONOSCIUTO MA COME SE FACESSI PARTE UNO DI FAMIGLIA....POI LA TUA MAMMA STRAZIATA DA DOLORI E DOLORI UNO DOPO L ALTRO....UN FORTE ABBRACCIO........SIAMO GIA A PIU DI 1000 FIRME SONO SICURO CHE NE ARRIVEREMO LONTANO DAL TRAGUARDO SU IN ALTO...FIN AD ABBRACCIARE ELISA....