Riapertura delle aree di sgambamento cani!

Alla cortese attenzione del sindaco Samuele Lippi, così come a tutti gli altri sindaci d'Italia:

Negli ultimi tempi siamo stati sottoposti a stress, traumi, ansia e panico collettivo. Nonostante tutti gli sforzi fatti dalle nostre forze dell'ordine e da noi cittadini che ci impegniamo a rispettare le regole, una decisione in particolare ha gettato nello sconforto diverse persone della nostra comunità. Le aree di sgambamento cani infatti, sono state chiuse a titolo preventivo per contrastare gli assembramenti e contenere il diffondersi dell'epidemia. Nobile intento, peccato però che chi ne risente sono gli animali. Sì, quei cosi pelosi che ti amano incondizionatamente e che scodinzolano come pazzi appena ti vedono prendere il guinzaglio per portarli fuori.... Entro circa 20 metri da casa, secondo le norme vigenti.

Qui sta l'errore: un cane non può vivere chiuso in casa attendendo con bramosia il momento in cui potrà uscire ad annusare e a rotolarsi nell'erba a correre libero dietro ad un freesbee o ad una pigna... Per poi scoprire che dopo nemmeno 10 minuti senza giochi, senza corse e senza troppi indugi, deve rietrare tra le solite quattro mura. Soprattutto se è abituato ad avere un po' di libertà è una sofferenza indicibile: penserà che ha fatto qualcosa di male, o che il suo padrone non gli vuole più bene, si "smoscerà" con gli occhioni tristi che fissano la porta. Perché?

Perché riservare questo trattamento a delle povere ed innocenti creature?

Con la presente propongo di riaprire le aree cani osservando tre semplici regole "a statuto speciale temporaneo", diciamo:

1: obbligo di mascherina e guanti a TUTTI quelli che entrano (max 1 accompagnatore per cane).

2: venti minuti di soggiorno per ognuno (max 3 o 4 canidi per volta all'interno dell'area)

3: obbligo di distanze di sicurezza.

Potrebbe essere utile la supervisione di un vigile o di un volontario, magari anche quei simpatici signori che fanno attraversare le strade ai bambini, almeno continuerebbero a lavorare in questi tempi difficili, per assicurarsi che le norme vengano rispettate. 

Non voglio istigare al non rispetto delle regole, anzi: vorrei che ne venissero create alcune per rendere meno "apocalittica" questa faccenda e tutelarci preservando il benessere dei nostri migliori amici e la sicurezza degli umani che ci circondano. Gente, parliamoci chiaro: non devono pagare gli animali per i nostri errori, quindi per favore:

FACCIAMO RIAPRIRE LE AREE CANI!

Se ognuno fa la sua parte con responsabilità e buonsenso, le nostre convivenze forzate potranno essere più gradevoli. Basta trovare il giusto equilibrio ed equipaggiarsi per non rappresentare un pericolo per la comunità.

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