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DA PARTE DI ALFONSO NAVARRA - portavoce dei Disarmisti esigenti

 

NÈ CON PUTIN NÈ CON LA NATO

CON L'EUROPA CHE HA DISARMATO!

(non purtroppo un dato reale ma l'obiettivo che ci diamo)

Care amiche e cari amici 

partecipando alle manifestazioni di questi giorni "per la pace" possiamo notare che:

ferma restando la condanna senza riserve di chi, aggredendo militarmente, ha dato la parola alle armi , da una parte abbiamo la marea montante di coloro che chiamano pace la guerra per procura da parte della NATO che, a ben vedere, ha scagliato l'Ucraina contro lo Stato russo;

dall'altra, a sinistra, abbiamo gli irriducibili che confondono la follia putiniana con gli interessi della Russia ("E' la NATO la vera guerrafondaia; Putin non aveva altra scelta per difendersi che invadere l'Ucraina").

E la corrente dell'Europa di pace che promuove il dialogo? Eccoci qua pronti a "fare rete"! E a sostenere, per evitare il peggio, i mediatori intelligenti: in questo momento il Vaticano e la Cina più di altri, in attesa della discesa in campo dell'ONU...

Segnaliamo, per un supporto attivo, anche la manifestazione nazionale del 5 marzo a Roma, che consente di partecipare con piattaforme autonome. 

(Un supporto critico perchè dalle parole d'ordine indicate dalla convocatrice RIPD sono "spariti" i seguenti punti: il no a fornire armi all'Ucraina, la revisione del ruolo della NATO nel continente, la messa al bando delle armi nucleari).

Qui di seguito il testo che proponiamo di sottoscrivere, che può essere considerato anche una "aggiunta nonviolenta" alla mobilitazione del 5 marzo.

Abbiamo consegnato le seguenti frasi ad Angelica Romano, di "Un ponte per...", con la delega a rappresentarci dal palco:

"E' il momento non di dividersi su logiche identitarie (tribali), di rinfocolare le mentalità imperiali e i blocchi militari fomentatori di guerre.
Con annessa corsa agli armamenti anche nucleare, verso il baratro di nuovi euromissili ipersonici consegnati al controllo della Intelligenza artificiale.
E' il momento, al contrario, di unirsi, contro le minacce nucleari e climatiche, e le disuguaglianze sociali, noi popoli europei per cominciare, sui problemi comuni dell'Umanità, sul fare la pace con la Natura. 
Attraverso la conversione ecologica, la transizione energetica rinnovabile e l'eco-giustizia, sulla quale ad esempio Papa Francesco insiste coraggiosamente nel richiamarci..."
 

Per quella data (5 marzo dalle ore 18:00) ci confronteremo online, chi vuole. Scambieremo idee su come integrare il pacifismo "specialistico" con il programma costruttivo della "pace con la Natura"...

Link zoom   

https://us02web.zoom.us/j/85811695144?pwd=ZWhad3JrdGp0V25hVWRWUW4xRFIrZz09 

ID: 858 1169 5144 

Codice di accesso: 2022

Un caro saluto con l'invito ad attivarsi e non mollare!

 

ADERIAMO AL DIGIUNO DI PAPA FRANCESCO PER LA PACE CON LA NATURA, PER LA PACE IN EUROPA 

L’escalation bellica in Ucraina ha subito una accelerazione drammatica dopo la decisione di Putin, che condanniamo senza riserve, di invadere con i carri armati il territorio del Paese confinante con lo Stato russo.

L’autocrate da Mosca brandisce addirittura l’arma nucleare e il gesto - “inconcepibile” secondo il segretario generale dell’ONU - rischia di marcare una via di non ritorno sulla strada di una nuova Guerra fredda, da scongiurare, di cui anche l’Occidente con il mantenimento e l’espansione della NATO porta però responsabilità.

Le sottoscritte e i sottoscritti, nel solidarizzare con le vittime popolari della guerra, esprimono l’accorata convinzione che bisogna evitare ulteriori escalation, fermare i combattimenti sul campo e agire innanzitutto, da parte di istituzioni e cittadinanza attiva europea, e da parte di ogni formazione della società civile (quelle religiose!), per ridare la parola ai negoziati, per i quali esiste sempre spazio, tanto più se si è capaci di soluzioni creative nella logica del win-win.

Le parti in conflitto dovrebbero riconoscere che esiste un nemico comune dell'intera umanità che incombe: la crisi climatica ed ecologica, intrecciata con la minaccia del nucleare militare e civile. Per questa ultima segnaliamo il rimedio della proibizione giuridica delle armi nucleari già entrata in vigore e da concretizzare con la eliminazione effettiva degli ordigni atomici, inclusi quelli dispiegati sul suolo europeo.

Collaborare nella denuclearizzazione e nella conversione energetica ed ecologica per sconfiggere insieme il “Generale Permafrost” – il metano intrappolato nel terreno ghiacciato in gran parte in Siberia che sta per sciogliersi - potrebbe salvaguardare tutti i popoli del Pianeta che vivono sotto l’incubo di un riscaldamento globale incontrollabile.

Con questo spirito aderiamo alla “Giornata di digiuno e preghiera” indetta da Papa Francesco il 2 marzo e alla volontà di mediazione e riconciliazione che la informa.

Auspichiamo che ovunque sorgano iniziative di base* per sostenerla e per appoggiare un dialogo tra le comunità umane attualmente in conflitto. Uniamoci all’appello del Papa a tutti i popoli “affinché si fermi subito la follia della guerra, affinché possa scoppiare la pace”: noi, in sintonia con l’enciclica “Laudato Si’”, la designamo anzitutto come necessaria, preliminare e universale “pace con la Natura”.

* A Milano, ad esempio, ci si vede per un presidio informativo dalle ore 13:00 alle ore 15:00 davanti alla Stazione di Porta Genova

 

Primi firmatari:

Alfonso Navarra e Luigi Mosca (Disarmisti esigenti) - Mario Agostinelli (Energia Felice) -Antonia Sani e Patrizia Sterpetti (WILPF Italia) - Massimo Scalia (fisico  - Università La Sapienza Roma) - Francesco Lo Cascio (presidente Consulta per la pace di Palermo) - Pola Natali (Lega per il disarmo unilaterale) - Ennio Cabiddu (LDU Sardegna) - Oliviero Sorbini ( Federazione media ambientalisti) - Daniele Barbi (Comitato antinucleare Treviri) - Massimo Aliprandini e Mario di Padova (Lega obiettori di coscienza) - Giuseppe Farinella (Kronos Pro Natura)- Andrea Bulgarini (Mondo senza guerre e senza violenza) - Sabina Santovetti  (Extinction Rebellion) - Federico Butera (Osservatorio sull'attuazione del PNNR) - Paolo Candelari (MIR) - Piercarlo Racca (Movimento nonviolento) - Cosimo Forleo (Scuola per la Repubblica)            

Aderisce la Consulta per la Pace, la nonviolenza, i diritti umani, il disarmo. Comune di Palermo   

più contatti in attesa di conferma....

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Vi sono momenti in cui critiche e distinguo devono essere messi in secondo piano ed è opportuno convergere in piazza, considerata oltretutto la possibilità di mantenere l'autonomia delle proprie posizioni... 

SABATO 5 MARZO MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PACE A ROMA

 

Roma, sabato 5 marzo 2022
ore 13:30 partenza da Piazza della Repubblica,
ore 14:30 arrivo a Piazza san Giovanni in Laterano e palco fino alle 17:00
 
Contro la guerra, cambia la vita
Dai una possibilità alla pace
 
Bisogna fermare la guerra in Ucraina. Bisogna fermare tutte le guerre del mondo.
 
Condanniamo l’aggressione e la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Vogliamo il “cessate il fuoco”, chiediamo il ritiro delle truppe.
 
Ci vuole l’azione dell’ONU: disarmo e neutralità attiva.
 
Dall’Italia e dall’Europa devono arrivare soluzioni politiche, non aiuti militari.
 
Protezione, assistenza, diritti alla popolazione di tutta l’Ucraina, senza distinzione di lingua e cultura.
 
Siamo con la società civile, con le lavoratrici e i lavoratori ucraini e russi che si oppongono alla guerra con la nonviolenza.
 
No all’allargamento della NATO. Sì alla sicurezza condivisa.
 
Vogliamo un’Europa di pace, senza armi nucleari dall’Atlantico agli Urali.
 
Costruiamo ponti e solidarietà tra i popoli, non con le armi ma con la democrazia, i diritti, la pace.
 
Basta armi, basta violenza, basta guerra!

Firma questa petizione

Firmando, autorizzo Alfonso Navarra a trasferire le informazioni che fornisco in questo modulo a coloro che hanno facoltà su questo argomento.


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