No alla riapertura al CULTO della Chiesa della TRINITA' a Potenza

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Ospite

#226 PROCESSO

2014-02-06 10:17


#CASOCLAPS
Processo alle donne delle pulizie - Ecco chi sono i testimoni
A Potenza il processo per false dichiarazioni in cui sono imputate #MargheritaSantarsiero e #AnnalisaLoVito madre e figlia, le due donne delle pulizie della #SantissimaTrinità
di LEO AMATO

POTENZA - Due monsignori, sei sacerdoti e un seminarista. Gli operai che hanno scoperto il corpo. Il questore e i poliziotti che si sono occupati sul caso. Più i tecnici del Ministero che nel 1996 hanno coordinato i lavori nel sottotetto della chiesa, quando nessuno si è accorto del cadavere di Elisa Claps, nonostante vi fossero arrivati soltanto a pochi passi.
Sono alcuni dei testimoni che verranno sentiti a Potenza nel processo per false dichiarazioni in cui sono imputate Margherita Santarsiero e Annalisa Lo Vito, madre e figlia, le due donne delle pulizie della Santissima Trinità.
Ieri mattina la prima udienza del dibattimento è stata rinviata subito di un mese, al 4 marzo, a causa di un ritardo nella spedizione del fascicolo del giudice di Salerno, che a ottobre ha stabilito la competenza del Tribunale del capoluogo lucano.
Le carte, infatti, sono arrivate soltanto poco prima della lettura dell’appello in aula, e il magistrato che dovrà decidere del caso non ha potuto far altro che rimandare tutti a casa.
In tutto tra i testi indicati dal procuratore reggente #LauraTriassi e dalle due difese, quella delle due imputate, e quella della famiglia Claps, si parla di una trentina di persone.
Tra gli uomini di chiesa spiccano il #vescovo di Potenza, #AgostinoSuperbo e l’ex rettore del seminario #PaoloAmbrico assieme ai sacerdoti sono avvicendati nella chiesa della Trinità dal 2008 al giorno del ritrovamento nel sottotetto del corpo della studentessa “scomparsa” il 12 settembre del 1993.. Con loro la difesa di Margherita Santarsiero e Annalisa Lo Vito ha chiesto di sentire anche #RoccoGalasso responsabile del #centroculturaleNewmann ospitato da sempre nei locali della canonica.
Il #questore di Potenza, #RomoloPanico sarà chiamato a testimoniare su una conferenza stampa concordata con monsignor Suberbo dopo la scoperta di Elisa e in seguito annullata.
Poi ci sono gli operai della ditta Lacerenza di Avigliano che hanno chiamato per primi la polizia dopo essere saliti nel sottotetto per riparare un’infiltrazione d’acqua.
Quindi ancora l’ingegnere #RuggieroGenovese e i geometri #DomenicoPace e #MicheleLatella che nel 1996 sono stati incaricati dal Provveditorato alle opere pubbliche di seguire i lavori di rifacimento del tetto della chiesa della Trinità.
Antonio Lo Vito è il marito di Margherita Santarsiero, e il padre di Annalisa, che il giorno che è arrivata la polizia avrebbe confidato di aver scoperto settimane prima il corpo di Elisa a Giovanni Antonio Salvia e Raffaella Palladino, un’impiegata nello studio dell’avvocato Luigi Petrone.

Infine c’è #Gildo il fratello maggiore di Elisa, che non ha mai smesso di cercare la verità su quanto accaduto alla sorella, anche dopo che il suo corpo è tornato alla luce.
«In questo processo vogliamo dimostrare che la scoperta del cadavere di Elisa è avvenuta nel 2008 subito dopo la morte di #DonMimìSabia quando vennero portati via dalla chiesa alcuni vecchi mobili». E’ quanto ha dichiarato ieri mattina uscendo dall’aula #GiulianaScarpetta il legale dei Claps, che si è detto molto più fiducioso dopo la telefonata di #PapaFrancesco a #FilomenaIemma la madre di Elisa.
«Anche noi vogliamo che emerga la verità». Le ha replicato a distanza #MariaBamundo difensore delle due donne delle pulizie, che in pratica ha chiesto di sentire quasi tutti i testi indicati dalla famiglia della studentessa uccisa il 12 settembre del 1993, per cui la Corte d’appello di Salerno a già condannato a 30 anni per omicidio #DaniloRestivo
«Siamo concordi su questo punto con i Claps, che non abbiamo nessun interesse a tener fuori dal processo, anzi». Ha ribadito l’avvocato Bamundo.
Margherita Santarsiero e Annalisa Lo Vito, sono accusate di aver mentito, negando di essere salite a febbraio 2010 nel sottotetto della chiesa, dove avrebbero riconosciuto il corpo di una ragazza, e di averlo riferito al viceparroco don #WagnoOliveiraSilva
Con quest’ultimo le due signore sarebbero andate una seconda volta nel sottotetto per mostrargli la loro scoperta.
Il sacerdote ha ammesso di aver constatato la presenza di un cranio. Ma la segnalazione di quel ritrovamento, prima al vescovo e poi alla polizia, è arrivata soltanto dopo il marzo. D’altra parte, anche monsignor Superbo ha spiegato di non aver compreso subito fino in fondo l’antefatto che gli era stato appena riferito. «Io capii “ucraino” e non “cranio”». Questa la versione del vescovo, che ai PM ha raccontato che a distanza di 24 ore di fronte alla gravità della situazione è andato a parlare con il questore, e ha consigliato al viceparroco di raccontare tutto alla polizia.
Secondo i magistrati salernitani che hanno coordinato le indagini sull’omicidio e sul ritrovamento del corpo di Elisa, il racconto di don Wagno riguardo al primo avvistamento del cadavere sarebbe dunque credibile.
Mentre ai ripetuti dinieghi delle due donne delle pulizie sul fatto di essersi recate nel sottotetto della Chiesa è seguita l’iscrizione di entrambe nel registro degli indagati per false dichiarazioni.
Nella prossima udienza verranno riproposte le richieste di prova delle parti, su cui il giudice dovrà decidere subito, assieme alla costituzione di parte civile dei familiari di Elisa, già accolta a Salerno ma reiterata anche ieri mattina.
l.amato@luedi.it mercoledì 05 febbraio 2014 09:23
#Sapevatelo2014 Staff

Ospite

#227

2014-04-04 19:32

certi preti mi fanno proprio schifo,non c'è altro da dire ,che è meglio ..

Ospite

#228

2014-04-15 16:27

e il minimo che si possa fare per Elisa e la sua famiglia

Ospite

#229

2014-05-02 06:22

No alla riapertura della chiesa è sconsacrata e il vescovo suberbo lo è di nome e di fatto.

Ospite

#230

2014-05-19 16:03

non crederò più alla chiesa.

Ospite

#231

2014-05-19 16:48

Quella chiesa profanata da un abominevole delitto è irrimediabilmente compromessa e contaminata!..Non può più essere luogo adibito al culto del SANTO!!

Ospite

#232

2014-05-19 17:02

Ho firmato perché non era ne' obitorio ne' luogo del funerale n'è' quello della sepoltura, MA quello del massacro!

Ospite

#233

2014-05-20 10:00

no comment..

Ospite

#234

2014-05-31 08:13

Trovo orrendo che la chiesa senza prima farsi il " Mea-Culpa " dimentica quello che è avvenuto in questa chiesa e continui imperterrita e sorda la sua vocazione

Ospite

#235

2014-05-31 18:30

una doverosa petizione,alla memoria di ELISA CLAPS e per rendere giustizia a lei e ai suoi familiari

Ospite

#236

2014-06-18 23:55

.

Ospite

#237

2014-06-19 20:52

non c'è niente da commentare,certi preti sono da far sparire .e basta
Domenico Leccese (Mimmo)

#238 lo sfogo di GILDO CLAPS

2014-06-25 10:44

Gildo Claps: per anni
ho chiesto
di andare nel sottotetto

POTENZA – L'arcivescovo di Potenza, monsignor Agostino Superbo, ha deposto oggi per circa tre ore davanti al giudice onorario Marina Rizzo nel processo contro le donne delle pulizie accusate di aver mentito al pubblico ministero sulla data reale del ritrovamento del cadavere di Elisa Claps nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza, il 17 marzo 2010.

Il pubblico ministero, Laura Triassi, e il difensore della famiglia, Giuliana Scarpetta, hanno annunciato di voler valutare la trasmissione degli atti alla Procura dopo aver rilevato alcune incongruenze nelle parole del presule, in particolare in riferimento alla telefonata che l’arcivescovo ebbe dal viceparroco della Trinità che gli disse di aver visto “un cranio” proprio nel sottotetto. Il vescovo ha sempre detto di aver capito “un ucraino”. Incalzato dalle domande del pm e dell’avvocato, monsignor Superbo ha detto, ad alta voce: “Avete diritto di non crederci, ma questa è l’unica verità”. Poco dopo ha aggiunto: “Non ho mai avuto notizia del ritrovamento prima del 17 marzo e sfido chiunque a dimostrare il contrario”.

“E allora sfida me”, ha gridato in aula la madre di Elisa, Filomena Iemma che, alla fine dell’udienza, avvicinata dai giornalisti, ha detto di “provare vergogna per un vescovo di questo tipo: come il parroco della Trinità anche lui vuole portarsi il segreto nella tomba”.

Quando è uscito dall’aula, monsignor Superbo non ha risposto a nessuna delle domande fattegli dai giornalisti. Il processo continuerà il prossimo 8 luglio.

“Chiedevamo da 20 anni di andare in quel sottotetto, fin dal giorno della scomparsa di Elisa, quando entrai nella Chiesa della Santissima Trinità e, per intuito o istinto, pensai di salire ai piani superiori dell’edificio, ma mi dissero che le porte erano chiuse e che non avevano le chiavi, e per anni nessuno ha disposto ispezioni”. Lo ha detto Gildo Claps, fratello di Elisa, testimoniando stamani, a Potenza, davanti al giudice onorario Marina Rizzo, nel corso del processo a carico di Annalisa Lo Vito e Margherita Santarsiero, le donne delle pulizie della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, accusate di false dichiarazioni al pubblico ministero per aver mentito sul ritrovamento del corpo di Elisa Claps nel sottotetto della chiesa, avvenuto ufficialmente il 17 marzo del 2010.

#Sapevatelo2014
Domenico Leccese (Mimmo)

#239 PROCESSO a POTENZA

2014-07-07 09:43

La versione del vescovo di Potenza monsignor Agostino Superbo al processo per il ritrovamento dei resti di Elisa Claps nella chiesa della Trinità. L'audio integrale sul sito web del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno ( http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/esclusivo-omicidio-claps-ascolta-l-interrogatorio-del-vescovo-superbo-no728726).

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2014-07-09 17:04


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2014-07-09 17:13



Ospite

#242

2014-07-09 17:32

lo trovo giusto per rispetto della povera Elisa

Ospite

#243

2014-07-19 09:11

Rispettiamo la memoria di Elisa.

Ospite

#244

2014-08-18 10:08

voterò fino alla nausea questa petizione io sono e sarò sempre dalla parte di mamma filomena e la sua famiglia . la chiesda deve pagare per tutte le menzogne dette nel passato e nel presente.

Ospite

#245

2014-08-18 12:29

Neppure Dio vorrebbe la riapertura di questa chiesa....

Ospite

#246

2014-08-27 20:19

SE L'ITALIA FOSSE UN PAESE NORMALE,NON SAREBBE ACCADUTA LA TRAGEDIA DI ELISA CLAPS E NATURALMENTE NON CI SAREBBE BISOGNO DI UNA PETIZIONE PER CAPIRE CHE QUELLA CHIESA NON E' PIU' CONSACRATA...

Ospite

#247

2014-09-13 11:19

Sarebbe il caso che la chiesa diventasse una sala di riunione per attività benefiche, in particolare in favore di vittime di violenza

Ospite

#248

2014-09-14 18:34

assolutamente no alla riapertura di quella chiesa, mai

Ospite

#249

2014-09-15 11:35

una ottima idea, bravo ideatore,